Regione. “Massima trasparenza”: è il commento del vicepresidente del consiglio regionale, Michele Boffa, dopo che le Fiamme Gialle hanno perquisito per circa due ore l’ufficio di presidenza di via Fieschi, su disposizione della Procura di Genova.
I finanzieri, quattro e in borghese, sono arrivati verso le 11.30 per acquisire documenti in relazione ai rendiconti dei gruppi consiliari per il periodo 2010-2011 (da maggio fino a tutto 2011, l’ultimo anno solare concluso) e alle leggi che sostengono i trasferimenti per il funzionamento di gruppi e personale. Inoltre “hanno chiesto elementi di fatturazione e pezze giustificative legate alle contribuzioni e ai rimborsi spese dati direttamente ai consiglieri – spiega Boffa – in particolare Telepass, Viacard e pezze giustificative delle missioni effettuate dai consiglieri per mandato popolare, insieme alle loro dichiarazioni su residenza e domicilio stabile”.
Michele Boffa, in qualità di vicepresidente, ha fatto le veci del presidente Rosario Monteleone, in trasferta a Roma per la conferenza Stato-Regioni.
“Mi ha assistito un dirigente in modo da poter fornire tutta la documentazione richiesta, il tutto per un paio di ore”, il tempo necessario per reperire la documentazione chiesta dall’inizio della legislatura ad oggi, anche se “per il 2012 non siamo ancora in grado di fare la rendicontazione, dal momento che ogni gruppo ha tempo fino al 31 gennaio”. Gli interessati, intanto, sono stati messi subito al corrente. “Ho ritenuto necessario informare tutti i capigruppo su ciò che era avvenuto, d’altra parte era doveroso fornire tutti i chiarimenti richiesti – conclude Boffa – in una filosofia che per noi è ed è sempre stata quella della massima trasparenza”.
L’acquisizione di documenti nell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale della Liguria riguarda un’indagine per peculato. Il fascicolo è stato aperto dal sostituto procuratore Francesco Pinto dopo un esposto presentato qualche tempo fa sull’utilizzo dei contributi regionali per spese considerate personali.