Genova. Farmaci prescritti per patologie inesistenti o per periodi più lunghi del necessario. E’ l’accusa che pende sul capo di un medico convenzionato e della sua presunta complice, una farmacista, entrambi accusati di truffa aggravata in concorso.
Secondo la procura di Genova, che ha chiesto il rinvio a giudizio, Il primo avrebbe prescritto farmaci ideologicamente falsi e la seconda avrebbe inviato le ricette al servizio sanitario nazionale.
Le prescrizioni avrebbero fruttato un rimborso di oltre 3.000 euro. Gli episodi avvenuti in una località dell’entroterra genovese, riguardano gli anni 2009-2010.
Secondo l’accusa sarebbero stati prescritti farmaci per patologie che i pazienti non avevano e, in alcuni casi, per pazienti che non sapevano nulla. In altri casi ancora sarebbero stati prescritti medicinali per periodi più lunghi rispetto a quelle che erano le necessità del paziente.
Le indagini dei carabinieri del Nas sono state effettuate in esecuzione di una delega ricevuta dalla Corte dei Conti che aveva rilevato delle discrasie nel computo dei pagamenti.