Roma.La Camera conferma la fiducia al governo sul decreto Ilva con 421 sì, 71 no e 24 astenuti. Oggi si voteranno gli ordini del giorno, dalle 11 ci saranno le dichiarazioni di voto e quindi il voto finale. Il provvedimento dovrà poi passare al Senato.
Nel discorso di fine anno agli impiegati il presidente dell’Ilva, Bruno Ferrante, ha detto che l’autentica volontà” dei magistrati “si è scoperta il 26 novembre con il sequestro dei prodotti finiti”, e cioé “non di salvare uno stabilimento e i posti di lavoro, ma di andare verso una chiusura tragica di questo stabilimento”.
“Spesso – ha sottolineato – non ho compreso le ragioni che stavano dietro ai provvedimenti della magistratura. In alcuni momenti, leggendo le frasi, le parole scritte in quei documenti, mi sono reso conto che non c’era in alcune persone serenità d’animo, non c’era equilibrio di giustizia. Eppure in quelle carte c’é scritto chiaramente: Ilva rispetta la legge”.
Nello stesso giorno l’Arpa Puglia nella relazione 2011 sullo stato dell’ambiente nella regione ha lanciato l’allarme sulle conseguenze ambientali del siderurgico. I siti industriali di Taranto e Brindisi presentano le maggiori criticità sul piano dell’inquinamento. A Taranto, in particolare, sono alte le emissioni di idrocarburi policiclici aromatici (Ipa) dalla zona industriale mentre le emissioni di benzopirene sul quartiere Tamburi provengono per il 90% circa dall’impianto cockerie dello stabilimento siderurgico Ilva.