Genova. Presentato in mattinata, nella sede della Regione Liguria , il volume “Il Teatro dei Cartelami”, a cura di Franco Boggero e Alfonso Sista. Il volume, edito da Sagep, è frutto della collaborazione tra la Regione Liguria e il Ministero dei Beni e Attività Culturali con la Soprintendenza per i beni storici artistici della Liguria e dalla sua direzione regionale, nell’ambito del Progetto europeo Italia-Francia Marittimo.
Il progetto sui Cartelami è stato presentato dal presidente della Fondazione Cultura e Spettacoli della Regione Liguria Gabriella Airaldi, con il direttore regionale per i Beni Culturali e paesaggistici della Liguria Maurizio Galletti, il Soprintendente per i Beni Storici ed Etnoantropologici della Liguria Andrea Muzzi e l’assessore regionale alla Cultura Angelo Berlangieri.
Spiega l’assessore regionale alla Cultura angelo Berlangieri:
“Si è potuto realizzare un volume aperto agli interventi di esperti italiani, francesi e spagnoli: perché i cartelami reperiti negli ultimi vent’anni, ben più abbondanti di quanto non si potesse prevedere in un primo momento, coprono ormai un’area molto estesa, che va, grosso modo, dalla Spagna all’Italia insulare”.
Colpisce, già a prima vista, l’estrema varietà delle forme e dei materiali adottati.
Sagome adattabili agli ambienti più diversi (e non di rado pensate per essere date in affitto), tendoni a foggia d’arco trionfale, padiglioni praticabili, o veri propri “teatrini” provvisti di quinte e fondali e animati da sagome intercambiabili.
Ad olio, o più spesso a tempera, i colori. Rettilinei, sagomati o pieghevoli i telai. In cartone, ma anche di legno e di latta, le silhouettes.
In qualche caso l’apparato non è nato per i riti della Settimana Santa, ma per svolgere una funzione processionale. In altre situazioni, serviva da scenario per l’adorazione eucaristica delle Quarantore, come nel caso di una monumentale “danza d’angeli” progettata all’inizio dell’Ottocento per la cattedrale di Savona e fortunosamente ritrovata un paio d’anni fa.
Gli esperti chiamati a collaborare al volume sono storici dell’arte ed etnoantropologi, analisti tecnico-scientifici e restauratori.
” E’ stata proprio un’importante campagna di restauri, attivata negli ultimi anni e finanziata in massima parte dalla Fondazione Carige, a rendere possibile un ambizioso progetto di mostra sui cartelami a Palazzo Ducale, nella primavera 2013,” afferma Berlangieri.
La mostra ospiterà materiali liguri sino ad oggi del tutto sconosciuti, con altri provenienti da diverse regioni italiane, ma anche dalla Corsica, dal Nizzardo, dalla regione delle Alpi Marittime e da quella pirenaica.
Tra gli apparati liguri più sorprendenti, il “teatro istoriato” di Laigueglia, alto ben 15 metri, con le quinte che evocano una foresta tropicale, il raffinato “teatrino prospettico” di Ligo, un piccolo paese ai margini della piana di Albenga, e l’imponente scenario della Quarantore della parrocchiale di Ceriana (nell’entroterra di Sanremo), che il grande terremoto del 23 febbraio1887 lasciò miracolosamente illeso.