Genova. Poche ore ancora e la serrata dei benzinai colpirà anche gli automobilisti di tutta la Liguria. Lo sciopero delle pompe di benzina, infatti, scatterà dalle 19 di questa sera e si protrarrà fino a venerdì mattina. Anche se non si escludono ulteriori iniziative di protesta durante le festività natalizie.
“Abbiamo iniziato a firmare protocolli d’intesa quando era ministro Scajola. Poi abbiamo continuato a sottoscriverne con tutti i suoi successori. Nel frattempo sono trascorsi anni e niente è cambiato”. Aldo Datteri, presidente regionale Faib Liguria, sindacato dei benzinai, spiega così le motivazioni dello sciopero.
“Ci riuniremo tutti a Montecitorio – continua Datteri – per recitare il “de profundis” al Governo Monti, ma soprattutto per far capire che siamo stanchi”.
A far decidere per lo sciopero, il fallimento dell’incontro con le controparti e le istituzioni. “Dopo tanti rinvii, promesse, impegni, protocolli d’intesa, anche questo appuntamento ha dato risultati negativi. Si è visto chiaramente che il governo soccombe di fronte ai poteri forti: le compagnie petrolifere e le banche”.
Il tutto con esiti sempre più insopportabili per i gestori delle pompe: “I nostri margini – conclude Datteri – sono fermi al 2007, le compagnie petrolifere impongono il prezzo d’acquisto ed il prezzo di vendita del carburante. C’è poi la questione del pagamento elettronico: secondo la legge fino ad una spesa di 100 euro dovrebbe essere gratuito, ma le banche continuano a far pagare un aggio dello 0,5 o perfino della 0,7%”.
Insomma, è a rischio la stessa sopravvivenza di un’attività che in tutta Italia da lavoro a ben 120.000 addetti. “Vogliamo un margine, vogliamo un utile, vogliamo poter sopravvivere”.