Concessioni demaniali, i balneari: “Cinque anni di proroga non sono ancora sufficienti”

spiaggia - stabilimenti balneari
Foto d'archivio

I cinque anni di proroga approvati ieri dalla commissione Industria del Senato, rispetto ai 30 inizialmente proposti, non sono giudicati sufficienti dalle associazioni di categoria – Fiba Confesercenti, Sib Confcommercio e Assobalneari Confindustria – che hanno riassunto la loro posizione in un comunicato unitario.

Contro lo stesso parere del governo, contrario anche a questa mini-dilazione, la commissione Industria del Senato ha approvato una proroga di altri cinque anni alle attuali concessioni balneari. Rispetto ai 30 anni inizialmente proposti, tuttavia, il provvedimento è ancora lontano dallo sciogliere la situazione di incertezza in cui versa l’intera categoria.

Fiba Confesercenti, Sib Confcommercio e Assobalneari Confindustria riassumono così la loro posizione in un comunicato unitario: «Riteniamo che l’emendamento approvato dalla commissione del Senato non sia la soluzione che le 30.000 imprese balneari italiane si aspettavano e della quale ha bisogno l’economia turistica del nostro Paese».

“La cosa che sorprende di più – scrivono le associazioni dei balneari – è che ancora una volta non si è tenuto conto che questa proroga non da fiato alle imprese, né promuove gli investimenti. Prendiamo atto che non si è voluto difendere fino in fondo il sistema turistico italiano. Sarebbe oltremodo grave e del tutto inaccettabile se il governo desse seguito all’art. 11 della Comunitaria 2010, procedendo ad emanare una nuova normativa per questo settore senza tenere conto della posizione del Parlamento, delle Regioni, dell’Anci, dell’Upi e delle associazioni di categoria”.

“Siamo fortemente determinati – si legge ancora nella nota – a continuare questa lotta convinti della validità delle nostre ragioni che non sono in contrasto con la normativa europea, né con le esigenze di tutela ambientale, di garanzia della concorrenza e di sviluppo della piccola e media impresa”.

“Siamo certi – concludono i balneari – che la ragionevolezza prevarrà dando soddisfazione alle decine di migliaia di famiglie che sono in attesa di una soluzione per poter trascorrere un meritato sereno Natale”.

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