Genova. L’ipotesi di una disdetta della tariffa integrata Trenitalia-AMT o l’orizzonte sempre più vicino di una stangata, con abbonamenti e mensili quasi raddoppiati, continua a tenere banco a Tursi.
La prima barricata la alzò dal Wwf due settimane fa con una lettera pubblica indirizzata al consiglio comunale, supportata nei giorni successivi dal movimento dei consumatori e dalla netta stroncatura dei sindacati confederali. Oggi invece l’approdo fisico di rappresentanti del Wwf in Aula Rossa a Tursi a sensibilizzare ancora una volta l’assemblea a “fare presto”.
“Il biglietto integrato è un elemento fondamentale di buona mobilità in città – spiega Vincenzo Censuales, WWf Genova – Putroppo ci sarà una cessazione dell’accordo e un biglietto integrato molto più caro, con un conseguente servizio peggiore”.
Da qui le sollecitazioni perché il consiglio se ne occupi al più presto. “Sappiamo che la lista Doria ha presentato una mozione impegnativa verso la giunta, ma purtroppo non è ancora all’ordine del giorno – continua Censuales – continuando così si corre il rischio di arrivare quando i buoi saranno scappati”. Ovvero, “se non si agisce adesso discuteremo su ciò che è già stato deciso”.
Inotre sottolinea il Wwf: “la recissione porterà dissesto alle casse di Amt e aumenterà i problemi. Purtroppo abbiamo il timore che qualcuno in città stia remando per arrivare al fallimento dell’azienda in modo che il servizio sia dato a qualcun’altro”.
All’aumento “devastante” dei titoli di viaggio integrati “siamo abbastanza rassegnati”, commenta anche il consigliere Rc, Antonio Bruno. “Gli aumenti profilati, con un abbonamento annuale a 520 euro ad esempio, sono insostenibili – conclude – O si interviene a sostenere il trasporto pubblico, a livello regionale, per esempio, con il dirottamento di fondi, e a livello comunale con le corsie riservate, oppure siamo destinati a un tramonto molto rapido del servizio”.
Sulla questione è in programma una serie serrata di incontri tra Comune, Regione, sindacati per cercare di far quadrare il cerchio tra Amt e Trenitalia. “Si sta studiando una soluzione per non incidere troppo sulle tasche dei cittadini duramente provati dalla crisi e dall’aumento delle tasse – spiega Antonio Cananvacciuolo, Uiltrasporti – tenendo conto però della crisi perenne in cui versa Amt e della necessità di recuperare risorse. Per ora comunque si tratta di notizie vaghe e prive di concretezza”, assicura il sindacalista.