Genova. Splendeva il sole questa mattina sul massiccio del Dome des Ecrins quando gli elicotteri si sono alzati in volo per continuare a perlustrare la zona e i soccorritori del Peloton de Gendarmeria d’Haute Montagne des Hautes Alpes e quelli del PGHM sono al lavoro con i cani da valanga per controllare gli accumuli di neve dovuti alla cauduta di valanghe. Ora il tempo si sta pian piano coprendo ma le ricerche vanno avanti per il sesto giorno di fila.
Le speranze di trovare il vita i tre alpinisti dispersi, tra i quali c’è il giovane medico genovese Damiano Barabino, sono però sempre più fievoli. I tre, bloccati sul Dome des Ecrins (4.015 metri), nelle Alpi del Delfinato francese, non danno più notizie di sé da lunedì, quando le batterie dei cellulari si sono scaricate.
Ieri due elicotteri, dato il cielo limpido, hanno sorvolato la zona del bivacco invernale Temple Ecrins e su tutta l’area a sud-ovest del monte Barre degli Ecrins, ma senza risultato. Neppure i cani hanno trovato traccia del medico genovese Damiano Barabino e degli altri due alpinisti italiani di cui, da lunedì pomeriggio, non si hanno più notizie. La speranza era di trovarli a quota 2.410 metri, dove è presente un rifugio, un punto a cui non si può accedere a piedi per il pericolo valanghe. Purtroppo le ricerche hanno dato esito negativo.