Genova. “A un anno dall’alluvione fa male vedere il 70% delle saracinesche di via Fereggiano e della parte alta di corso Sardegna chiuse”. Lo ha detto il presidente del Municipio Bassa Val Bisagno Massimo Ferrante questa mattina a Genova durante la cerimonia per ricordare le sei vittime del tragico 4 novembre 2011.
“Le attività commerciali non sono chiuse per ferie, ma chiuse per fallimento – ha sottolineato Ferrante – non è una bella sensazione, è stata tanta la gente che non ce l’ha fatta più a riprendersi, qualcuno ha provato a rialzarsi, qualcuno non ha avuto accesso al credito, qualcuno non ce l’ha fatta perché troppo indebitato prima”. “Aiuti pubblici alle attività economiche colpite dall’alluvione non ne sono arrivati, non è arrivato nulla – ha denunciato – Hanno resistito i supermercati delle grandi catene, qualche farmacia e le banche, di tutti gli altri la maggior parte ha chiuso”.
“Il ricordo dell’alluvione nel Municipio è vivissimo – ha aggiunto – la paura è enorme, ogni volta che c’é un’allerta meteo il telefono del Municipio squilla in continuazione, ora si ha la coscienza di vivere in un territorio veramente fragile, forse prima questa coscienza non c’era perché l’alluvione del ’70 era lontano e del ’92 aveva toccato marginalmente queste zone, ora tutti hanno la coscienza di vivere in un territorio fragile e pericoloso”