Cronaca

Terzo Valico, a Trasta lavori al via sotto silenzio. Il Comitato: “Da Pd e Curia ostruzionismo”

Genova. Due motivi strettamente collegati, uno politico e uno informativo hanno indotto il movimento No Terzo Valico a incontrare i giornalisti. Anzittuto l’arrivo di una trivella che sta lavorando a pieno regime in via Castel Morrone a Trasta, mentre una ruspa smuove la terra nel vicino cantiere per il campo base, il tutto senza cartelli e senza alcuna indicazione del tipo di lavori che si stanno effettuando nel territorio. Secondo: l’ostruzionismo nel concedere spazi di dibattito al movimento stesso.

“Oggi siamo in strada, a Trasta, per attirare l’attenzione su un cantiere che non ha regolari cartelli e che però raccoglie lo smarino di cui non sappiamo neppure la provenienza né sappiamo se contenga amianto – spiega Toni del comitato popolare di Certosa – Poi siamo in strada per un’altra ragione: nonostante il movimento stia crescendo, purtroppo un evidente blocco da parte del Pd e della Curia, che ha interrotto la concessione di spazi in Valpolcevera che prima invece ci venivano dati tranquillamente. Da un mese a questa parte c’è il niet assoluto. Ecco perché siamo in strada”.

“Abbiamo richiesto sali circoli Uisp, sale società operaie, tutti posti che vengono pagati per l’affitto – aggiunge Massimiliano – Alcune disponibilità ci sono, come per l’assemblea di ieri sera a cui hanno partecipato un ingegnere chimico e un medico dell’Ist, ma d’improvviso la sala del Boggione ci è stata ora negata. A noi è stato detto questo: la Curia non vuole dare la sala. Siamo stufi: non siamo contro il progresso siamo contro le opere inutili. Prima mettiamo in sicurezza il territorio poi se mai pensiamo ad altro”.

A Tiziana Garrone saranno espropriati circa 3 mila metri di terreno coltivato, comprendente il bosco da legna e gli animali.

“L’esproprio faceva parte dei terreni che avrebbero dovuto essere tolti ad agosto, poi tutto si è fermato. Oggi abbiamo l’incontro in Comune, e sentiamo cosa dicono. La cifra di rimborso era veramente poca roba, ma non è questo importante, noi perdiamo la nostra pace e la tranquillità. Siamo esasperati. Vicino abbiamo altre due case di famiglia che verranno murate dai cantieri”.

Voci riferiscono che invece le case espropriate abbiano ricevuto ottime provvigioni, “molto al di sopra del valore effettivo, quasi ci sia una certa volontà di comprare il silenzio delle persone”, commenta Tiziana.

Il movimento No Tav No Terzo Valico intanto si prepara alla grande mobilitazione di sabato dove a partire dalle 14 gli abitanti della Valpolcevera e della Val Verde e gli attivisti del movimento no tav scenderanno in piazza da Bolzaneto a Certosa per dire ancora una volta no a un’opera considerata costosa per le tasche dei cittadini e dannosa per la salute e per l’ambiente.

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