Con due distinti dispositivi di sentenza, pubblicati a una settimana l’uno dall’altro, il Tar del Lazio ha annullato il provvedimento con il quale l’Antitrust, il 22 febbraio scorso, inflisse maximulte per oltre 4 milioni di euro a una serie di aziende accusate di aver realizzato un “cartello” tra agenti marittimi nel porto di Genova al fine di realizzare un’intesa sui prezzi.
Si attende adesso la pubblicazione delle motivazioni delle due sentenze con le quali i giudici amministrativi hanno cancellato il provvedimento sanzionatorio nei confronti di Csa, Coscon Italy, Gastaldi & C, Agenzia Marittima Prosper, K-Line Italia, Cma Cgm Italy, Yang Ming Italy, China Shipping (Italy) Agency, Zim Italia, Medmar, Agenzia Marittima Le Navi, Apl Italia Agency, nonchè le associazioni di categoria Assagenti e Spediporto.
Secondo l’Antitrust, l’intesa, durata almeno dal 2004 al 2009, avrebbe riguardato la fissazione delle tariffe di molti
servizi erogati, come i documenti per l’import e l’export delle merci e i cosiddetti “diritti fissi”, e avrebbe avuto un impatto di rilievo sul mercato del trasporto marittimo nazionale.
Tesi, questa, evidentemente non ritenuta legittima dal Tar che, definitivamente pronunciando sui ricorsi presentati, li ha accolti, e per l’effetto ha annullato il provvedimento con il quale sono state inflitte le sanzioni.