Regione. Si terrà domani in via Fieschi il primo consiglio regionale dopo la scissione dell’Idv. Fra i banchi della maggioranza siederanno i consiglieri del nuovo partito Diritti e Libertà fondato da Massimo Donadi. Ma il presidente della Regione Liguria non si scompone e ancora una volta conferma: nulla cambia nella Giunta della Liguria.
“Quando cambia una fase politica è abbastanza chiaro che gli attori cambino – commenta Burlando – basti pensare a vent’anni fa quando arrivarono Forza Italia e An, quest’ultima a sostituire il movimento sociale, arrivarono il Pds, poi Ds e Pd; nacquero la Margherita e i Popolari al posto della Dc. E’ un segnale di un Paese che stenta a trovare la sua stabilità. In Germania, in Francia e nel Regno unito non accade questo: i maggiori partiti sono sempre quelli”.
“Penso che sia un segnale di un Paese un po’ anomalo, che ha vissuto con un sistema politico molto particolare, che ha trovato la sua stabilità nel centro sinistra con il Pd e che dopo un po’ di travaglio la troverà anche negli altri partiti”.
Per quanto riguarda la maggioranza in Regione, nessun problema: “La maggioranza della Regione peraltro è prevista con 25 consiglieri oggi ne ha 25. In giunta sono rappresentate tutte le forze politiche che hanno almeno due consiglieri, il che mi sembra ragionevole. Per il resto aspettiamo il voto delle politiche e poi probabilmente si assesterà questo sistema politico anche i base ai voti che prenderanno le diverse forze”