Genova. Si è sciolto il presidio dei lavoratori dell’Ilva davanti alla stazione di Cornigliano, ma continuerà l’occupazione della fabbrica e domani saranno 300 i lavoratori che si recheranno a Roma per attendere la decisione del Governo.
“Abbiamo trascorso la notte in mensa, dormito e stamattina mangiato focaccia pensando a cosa fare. Nonostante le condizioni meteorologiche abbiamo deciso di far sentire la nostra voce, perché non pensiamo assolutamente che la situazione sia a portata di mano – spiega Armando Palombo, Fiom Cgil – domani andremo a Roma in 300, quindi partiranno circa 6 pullman, e stiamo ragionando di fare un presidio anche a Genova davanti alla Prefettura. Finché non vediamo il decreto non crediamo che la soluzione sia stata trovata, l’unica cosa sicura è che tra tre giorni qui non lavorerà più nessuno”.
I lavoratori non molleranno. Rocco Genco. “E’ falsa la pena trascorrere la notte in fabbrica, anche perché ne abbiamo fatte parecchie di lavoro per questa azienda – spiega Rocco Genco, Fim Cisl – stamattina abbiamo deciso di sfidare la pioggia e il freddo e domani sarà un giorno importante, che credo rimarrà nella storia della siderurgia d’Italia. Speriamo che la situazione sia gestita con buon senso dal Governo e speriamo in una risposta definitiva”.