Politica

Primarie, un primo bilancio nazionale: si prospettano 3,6 milioni di elettori

Gli interessati alle primarie del partito democratico sono andati a letto con la certezza della vittoria di Lugi Bersani, che commentava sereno: “Va bene tutto, ma non riuscirò a vincere al primo turno”.

Matteo Renzi questa mattina commentava il numero degli iscritti (1.5 milioni) e annunciava tramite il suo profilo Facebook: “Se arriviamo a 3 milioni di votanti ci divertiremo”. Chi ha letto il suo post mattutino avrà pensato: “Matto”.

Invece. I si profila una grandissima partecipazione al voto per le primarie di centrosinistra. Secondo lo stesso comitato di Matteo Renzi, già alle 11 di stamane l’affluenza ai seggi in tutta Italia sarebbe stata di un milione di persone. A fine giornata l’affluenza totale dovrebbe arrivare almeno “intorno ai 3.600.000 cittadini” afferma Nicola Danti, del comitato nazionale di Renzi.

Pier Luigi Bersani ha votato al seggio di via XXIV Maggio a Piacenza. Accompagnato dalla moglie e dalle figlie, il segretario del Pd sottolinea che oggi “e’ il giorno della festa della democrazia. E’ stata una campagna elettorale meravigliosa con una partecipazione incredibile”. Bersani resta con i piedi per terra e anche se alcuni sondaggi lo danno in vantaggio tende ad escludere la vittoria al primo turno nella corsa alle primarie del centrosinistra. “La vittoria al primo turno magari sarà difficile. Abbiamo voluto il secondo turno, siamo in cinque, ma quello che voglio far capire agli italiani è che vorrei cambiare il linguaggio: basta favole”. Dopo aver votato, il segretario del Pd sottoliena che “non e’ questione per un candidato di dover piacere ma di essere credibile”. Il segretario del Pd sottolinea come Renzi sia “una persona combattiva che ha sollevato una sfida non da oggi”. Un “combattivo”, “un’energia” con “magari qualche sbavatura di troppo nei toni di discussione”. Alla fine della sfida, Bersani è convinto che il sindaco di Firenze “sara’ piu’ convinto che il Pd e’ una grande risorsa per il Paese”.

Il segretario del Pd distende i toni ed è pronto a offrire un boccale di birra ai suoi quattro sfidanti. “Sono stati bravi. Ci siamo dati qualche calcetto, ma non mettono in discussione la lealta’ di tutti, l’aiuto che ci daremo. Io finita questa storia gli offriro’ una birra, se vogliono”. Bersani non è meravigliato dall’alta partecipazione alle primarie. “C’è ancora tanto da fare contro l’antipolitica, perché c’è un disagio enorme, una disaffezione, che io mi propongo se toccasse a me di guardare in faccia. Ma oggi abbiamo rotto un po’ quel muro che c’è tra politica, istituzioni e cittadini”. Le primarie dunque, sono “un regalo a noi e anche all’Italia. La gente vuole partecipare, perche’ ci stupiamo?”. Quanto alle primarie del Pdl, “secondo me farebbe bene alla fisiologia del sistema che anche il centrodestra facesse le primarie” afferma il segretario del Pd. “Mi auguro che le facciano, ma passare dall’imperatore alla partecipazione e alla democrazia non è così semplice. Di solito -sottolinea- bisogna prima deporlo l’imperatore per poi passare alla democrazia”. Al fianco del marito, come sempre da 40 anni. Daniela Ferrari, 61 anni di Bettola, moglie del segretario del Pd, ha il sorriso sereno di chi è abituata alle sfide.

Un passo indietro, tenta di schivare le telecamere, e attende con pazienza che Bersani risponda a tutte le domande dei giornalisti. Nel seggio di via XXIV Maggio a Piacenza guarda il marito mentre stringe le mani dei tanti sostenitori. Per l’intera campagna elettorale e’ rimasta in silenzio, oggi scioglie la tensione con una battuta: “Mio marito un usato sicuro? Direi serio”, dice all’Adnkronos. Un messaggio allo sfidante piu’ temibile, Matteo Renzi che ieri aveva definito un “usato sicuro” il segretario del Partito democratico. Una sfida a cinque che secondo i sondaggi vede favoriti, oltre a Bersani proprio il sindaco di Firenze. “Penso che si arrivera’ al ballottaggio”, aggiunge la Ferrari che da 30 anni lavora in una farmacia comunale di Piacenza. In attesa dei risultati, non nasconde la difficolta’ di dividersi tra carriera, impegni casalinghi (ha due figlie Elisa e Margherita, ndr) e quelli politico del marito. “Ho vissuto questi mesi dovendo pensare a tutto, un’organizzazione pesante ma incrociamo le dita”, dice prima di salutare e tornare al fianco del marito.

Dopo aver votato per le primarie del centrosinistra nel seggio di via XXIV Maggio a Piacenza, Bersani è tornato a casa a Bettola, prima di un pranzo in famiglia con i suoceri. Sulla tavola, secondo indiscrezioni, uno dei piatti preferiti del segretario del Pd: il merluzzo in umido con la polenta. In serata, secondo i programmi, Bersani dovrebbe tornare a Piacenza dove aspetterà l’esito delle elezioni, dividendosi tra la sua abitazione in città, il ‘Bersani point’ in piazza Cavalli e la sede provinciale del Pd, poco distante. Giornata densa di appuntamenti e iniziata di buon mattino quella del sindaco di Firenze, Matteo Renzi. Alle 9.30, in Lungarno Pecori Giraldi, ha dato il via alla Firenze Marathon, a cui hanno preso parte 10mila persone. Lo stesso Renzi sta gareggiando nella Mezza Maratona (”non ho potuto allenarmi a sufficienza”, ha spiegato qualche giorno fa). Il sindaco era vestito con pantaloni della tuta blu, scarpe da ginnastica e una maglietta rossa con scritta sopra una citazione di Jimi Hendrix: ”Se sono libero e’ perche’ continuo a correre”. Renzi lancia un appello agli elettori: “Votate chi vi pare, ma votate”. E ricorda che “possono votare anche i non registrati come me”. Il sindaco di Firenze ha deciso infatti di registrarsi contestualmente al voto, al seggio di piazza dei Ciompi, dove dovrebbe recarsi intorno alle 17.

“Abbiamo riportato la gente ad appassionarsi di politica -ha osservato Renzi- e la politica ad occuparsi di temi concreti. Per questo viene naturale dire che abbiamo gia’ vinto”. “Se perdo le primarie, sara’ stata comunque una grande esperienza di popolo, ma vinceremo” ha scritto Renzi su Twitter ringraziando “chi corre con noi in tutta Italia”. Renzi aspetterà i risultati delle votazioni nella sede del suo comitato elettorale, allestito alla Fortezza da Basso. In Toscana sono 1.021 i seggi allestiti per le primarie, 160 quelli di Firenze e provincia, dove sono al lavoro 2.000 volontari. Nichi Vendola annuncia via Twitter di aver votato. “È sempre un’emozione farlo a casa propria, nella propria città. Sono fiducioso”. Per il candidato Bruno Tabacci, “con le primarie, partecipate e trasparenti, abbiamo avvicinato la gente alla politica: questa era l’operazione che serviva”. Commentando la situazione nel campo del Pdl, Tabacci si limita a replicare: “Oggi siamo sereni, ma ci sarebbe da fare qualche battuta… La risparmiamo”. Laura Puppato, che ha risposto ai microfoni di Sky TG24 dopo aver votato a Montebelluna, ha sottolineato che ”le primarie sono state troppo brevi. In caso di eventuale ballottaggio penso che potranno esserci anche delle sorprese”.

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