Primarie centrosinistra, l’appello di Snoq ai partiti: “Devolvere una quota delle sottoscrizioni ai centri antiviolenza”

se non ora quando

Genova. Il 25 novembre è il giorno delle primarie, in occasione di questo doppio impegno civile e politico, il comitato Se Non Ora Quando? Genova chiede alla coalizione di Centrosinistra di mantenere fede all’impegno sancito dall’ONU e chiede che il prossimo 25 novembre, nei seggi, vengano ricordate la violenza sulle donne e le 115 donne uccise da mano maschile in Italia dall’inizio di quest’anno.

Il 17 dicembre 1999 infatti l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha emanato una risoluzione, la numero 54/134, in cui si designava il 25 novembre di ogni anno come la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Inoltre chiedeva a tutti i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG di adoperarsi per organizzare proprio in quel giorno attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica.

SNOQ sollecita quindi la partecipazione concreta, “affinché il 25 novembre presso i seggi istituiti nei vari quartieri cittadini venga distribuito a tutti i votanti un volantino che aiuti a ricordare le donne uccise e tutte quelle che hanno subito violenza.

Sarebbe inoltre un gesto gradito la devoluzione di parte della cifra ottenuta dalla sottoscrizione quale contributo ai centri antiviolenza sparsi sul territorio e gravemente minacciati dall’attuale crisi economica che rischia di vanificare il grande, insostituibile lavoro dei centri: gli unici a garantire assistenza e aiuto in modo discreto ed efficace alle donne che lo richiedono.

Fino a oggi i governi Italiani, compreso quello attuale, non hanno dato attuazione concreta a questa opera di sensibilizzazione. E’ solo dal 2005 che i centri antiviolenza e la Casa delle donne hanno iniziato a celebrare questa giornata, a seguire, anche istituzioni e vari enti come Amnesty International hanno aderito all’appello e festeggiano questa giornata attraverso iniziative politiche e culturali. La prima grande manifestazione si è tenuta nel 2007 a Roma: centomila donne (quarantamila secondo la questura) hanno manifestato -senza alcun patrocinio politico- “contro la violenza sulle donne”.

La data fissata dall’ONU non è casuale: commemora l’assassinio, avvenuto nel 1960, delle tre sorelle Mirabal, attiviste dominicane uccise in un’imboscata dagli agenti del Servizio di informazione militare, proprio mentre si recavano in visita ai loro mariti incarcerati: le tre donne furono torturate, massacrate a colpi bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente. L’assassinio delle sorelle Mirabal è ricordato come uno dei più truci della storia dominicana.

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