Genova. Non c’è nessun cambiamento nell’ordinanza comunale anti alcol per la zona della Commenda di Pré che è stata rinnovata il 31 ottobre, nonostante le lamentele del Comitato Pré Gramsci che tramite il quotidiano “Osservatorio” denuncia abusi e mancato rispetto delle nuove regole imposte da Tursi, giudicate fra l’altro più “morbide” rispetto alle precedenti.
La cosiddetta fascia di tolleranza, infatti, che consente di vendere bevande alcoliche a bassa gradazione tra le 18 e le 22 solo se accompagnate dalla vendita di cibo e consumate dentro i locali, era già presente nella vecchia ordinanza emanata dalla Giunta Vincenzi. Lo spiegano il presidente del Municipio Centro Est Simone Leoncini e l’assessore alla Legalità e ai Diritti del Comune di Genova Elena Fiorini.
“Per quanto riguarda i controlli, i vigili sono sempre gli stessi – spiega Leoncini – attualmente sono quattro, come nella precedente ordinanza”. Quello che è stato eliminato è il presidio fisso, cioè la camionetta che nel pomeriggio stazionava tra via Pré e la commenda: “Il nuovo comandante dei vigili e anche l’assessore Fiorini hanno definito disfunzionale quel presidio perché di fatto due vigili su quattro dovevano restare fermi a presidiare il mezzo, mentre ora tutti e quattro possono effettuare i controlli, il servizio è così potenziato”.
“In questo modo i controlli sono molto più efficaci” ripente l’assessore alla Legalità e ai Diritti Elena Fiorini.
La polemica con il Comitato nasce in realtà da da una questione ben precisa: “Il problema – racconta Fiorini – nasce dalla segnalazione da parte del Comitato al Comune di Genova di alcuni locali che a detta dei residenti violerebbero diverse norme ma, a successivi controlli dei vigili, tutto è risultato regolare. Abbiamo risposto alle segnalazioni con i controlli e questi controlli proseguiranno, altro non possiamo fare”.
Altra novità importante che dovrebbe dare più sicurezza ai cittadini della zona è la nuova gestione del sistema di pattugliamento del centro storico: “Dal 15 ottobre il pattugliamento del coordinamento interforze – racconta Leoncini – non è più centralizzato dalla Questura, ma gestito direttamente dai commissariati centro e Pré, che certamente hanno un polso più diretto del territorio e sono a stretto contatto con i Civ, questo nuovo sistema dovrebbe garantire un controllo più stingente delle cosidette zone a rischio”.
“Il quartiere non è stato affatto lasciato a se stesso: stiamo facendo un lavoro con Amiu per la raccolta dei rifiuti prodotti dai negozi, stiamo distribuendo del materiale su norme socio-sanitarie stampato in diverse lingue, stiamo lavorando molto con i mediatori culturali” racconta l’assessore Fiorini che precisa: “Se i cittadini e i comitati vogliono incontrarmi sono i benvenuti. Finora non ho ricevuto alcuna richiesta di incontro, ma non appena mi verrà chiesto un appuntamento li riceverò”.
Se quest’estate si era ipotizzata la possibilità di estendere l’ordinanza ad altre zone del centro storico, poi la questione non è più stata affrontata: “A mio avviso – dice il presidente del Municipio – potrebbe essere interessante una riflessione che valuti l’estensione dell’ordinanza all’area attorno a vico Rosa nella zona della Maddalena, dove da diverso tempo sono segnalati problemi”.
Su questo però oggi l’amministrazione comunale sembra essere di parere diverso: “Su quella zona – risponde Fiorini – ci sono stati segnalati problemi rispetto a due locali e in questo senso come amministrazione preferiamo concentrarci sui controlli dei locali piuttosto che su nuove ordinanze”.