Genova. Scarisità di risorse, personale demotivato e carenza di sicurezza. Sono queste le piaghe denunciate da Silp Cgil durante l’incontro di questa mattina in questura.
“La questura di Genova continua con il suo atteggiamento filogovernativo e cerca di ottenere risultati ad ogni costo – afferma il segretario generale provinciale del Silp Cgil genova, Roberto Traverso – Per dimostrare di riuscire a dare risposte all’esigenza di sicurezza della città, concentra le poche risorse a “spot” sul territorio (vedasi Centro Storico), continua a sensibilizzare il personale operativo a procedere con rigidità su applicazione strumenti giudiziari (aumenta il numero degli arresti facoltativi non convalidati dalla Procura e di conseguenza il numero delle domande di trasferimento in uscita dalla “squadra volante” ha superato le 95 unità i colleghi non ci stanno a rimetterci la “faccia” per qualche dato statistico in più!)”.
Poche auto, presenza di amianto fuori controllo in caserma, sottoufficiale lasciato da solo in questura a ricevere le denunce:”mai successo in una questura di fascia B come Genova” prosegue Traverso.
“Siamo sempre più preoccupati per lo stravolgimento del modello genovese notoriamente e storicamente improntato sulla prevenzione, modello che ha permesso alla Polizia di Stato di Genova di uscire a testa alta dal gravissimo “commissariamento romano” subito nel 2001 – sostiene Traverso – I colleghi vorrebbero lavorare con tranquillità sul territorio invece aumenta il disagio, questo i cittadini lo devono sapere”.
“Da un lato la questura vuole dimostrare rigidità e razionalizzazione del personale e dall’altro si dimostra incoerente, viste le sproporzionate risorse messe a disposizione del dio “calcio” – la squadra che “gestisce” e “coordina” gli stewards ogni domenica supera di gran lunga il personale a disposizione della Squadra Mobile per la “Criminalità Diffusa” per la “lotta alla Prostituzione” o alle “Rapine” incredibile vero? Chiedetelo al Questore.”.
Inoltre Silp Cgil non si stupisce di quello che sta accadendo al Viminale in merito al presunto scandalo nazionale sugli appalti pubblici. Infatti il SILP CGIL ha provato in tutti i modi a far chiarezza sulla ristrutturazione del Poligono di tiro della Caserma Ilrdi di Sturla. “Dal 2008 cerchiamo di accedere agli atti del fascicolo inerente una ristrutturazione costata più di 50 mila euro (denaro pubblico) e nessuno ci ha risposto.
Il Tar e il Consiglio di Stato non ci hanno aperto la porta dell’accesso agli atti, negandoci la possibilità di verificare la documentazione del procedimento amministrativo, però nel contenuto della decisione in appello ci è stato consigliato di rivolgerci alla Procura della Repubblica o alla Corte dei Conti di Genova e, tenendo conto che anche i Questore Mazza non ci aiuta a fa chiarezza, non escludiamo di presentare un esposto, visto che il poligono è sempre chiuso!” conclude Traverso.