Genova. Ieri i disagi, oggi le reazioni. L’interruzione alla linea ferroviaria fra Sarzana e Carrara che ha mandato in tilt la circolazione in numerose regioni italiane rischia infatti di costare carissimo a Trenitalia. Sul piede di guerra, infatti, non solo i passeggeri di quel Frecciabianca Genova-Roma che ha impegato ben tredici ore a percorrere quella tratta, ma anche l’assessore ai Trasporti della Regione Liguria Enrico Vesco.
“Ieri – ha attaccato Vesco – è stata una giornata infernale per il traposto ferroviario. Vanno verificate le responsabilità: Trenitalia sostiene che non sono sue, ma va chiarito quanto accaduto. Mi pare comunque che si trattasse di un pilone piuttosto precario e che avesse da tempo bisogno di cure”.
Sotto accusa anche il modo in cui l’azienda ha gestito l’accaduto: “Trenitalia – prosegue Vesco – per l’ennesima volta ha dato prova di difficoltà organizzative. Le informazioni sono state assolutamente carenti ed i tempi per il servizio sostitutivo sono stati molto lunghi”.
“E’inconcepibile che un treno arrivi con cinque ore di ritardo e vada in tilt una linea così importante. La situazione è stata sottovalutata e chiederò conto di questo a Trenitalia. Non possono un po’ di acqua e di pioggia indebolire a tal punto un pilone”.
“I passeggeri – ha concluso Vesco – devono essere rimborsati e sono pronto a sostenere le loro rivendicazioni perchè i disagi sono stati pesantissimi”. E proprio sul versante risarcimenti, il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha annun ciato l’avvio di una class action per i passeggeri del treno Frecciabianca Genova-Roma. “Chi paga le conseguenze di questi frequenti guasti tecnici
sono sempre e solo gli utenti – ha affermato – Trenitalia, indipendentemente dalle responsabilità del disservizio, deve indennizzare adeguatamente i passeggeri del convoglio. In caso contrario, avvieremo una class action volta a far ottenere ai viaggiatori del Frecciabianca il risarcimento per tutti i danni subiti”.