Cronaca

Meteo, la perturbazione ha lasciato la Liguria: sul Brugneto caduti 99 mm di pioggia in 30 ore previsioni

diga lago brugneto
Foto d'archivio

Liguria. Dopo circa trenta ore di assedio la quinta perturbazione che ha riguardato la Liguria in maniera significativa, non uniforme, ha lasciato la regione.

Notevoli i dati registrati dalle centraline Arpal, che rendono l’idea di come si siano sviluppate le piogge, interessando nel corso di martedì l’Imperiese con precipitazioni complessivamente moderate e a tratti anche intense.

La perturbazione si è poi spostata fra martedì e mercoledì, intensificandosi, sul levante, con precipitazioni più temporalesche e di forte intensità.

Nella sua fase finale, durante la giornata di mercoledì, è ritornata ad ovest, colpendo prevalentemente il centro-ponente, con piogge persistenti, ma meno intense.

Andando ad osservare le aree in cui l’Arpal ha suddiviso la Liguria per lo studio si va da un minimo di 74 mm caduti sui bacini padani di levante a un massimo di 121 mm sui bacini padani di ponente.

Significativo, per le quantità riversate al suolo, il confronto con le precipitazioni dello scorso 10 ed 11 novembre, per il quale era stata data l’allerta meteo 2. Sui bacini marittimi di ponente si è passati da 62,2 mm in 24 ore a 115 mm in 30 ore; sui bacini marittimi di centro da 85,1 mm a 81 mm; sui bacini marittimi di levante da 86,8 a 84; sui bacini padani di ponente da 55,5 mm a 121. Per finire, sui bacini padani di levante si è passati da 112,2 mm in 24 ore a 74 mm in 30 ore.

Interessante ripercorrere il numero di allerta meteo-idrologica emanate dalla Protezione civile regionale per il 2012: la zona più soggetta è l’area del Magra, dove quest’anno per tre volte è stata diramata l’allerta 2, con fuoriuscite o del Magra stesso, o di qualche rio del suo bacino. Quest’anno si registra una media di 1,4 allerta 1 e 1,4 allerta 2.

Distribuiti sulla fascia centrale della Liguria i pluviometri che hanno registrato i valori massimi della perturbazione con 175 mm in 30 ore a Colle del Melogno, di 163 mm in 30 ore a Piampaludo, di 154 mm in 30 ore a Stella Santa Giustina, di 99 mm in 30 ore a Brugneto Diga.

Tuttavia gli effetti al suolo più intensi si sono verificati a levante, dove sono andati in sofferenza alcuni rii minori del bacino del Magra: l’Aulella è transitata a Calamazza con 5,05 m sullo zero idrometrico, mentre a Fornola, a valle della confluenza tra Vara e Magra, il livello ha raggiunto i 3,59 metri sullo zero idrometrico. Non a caso i danni peggiori si sono nuovamente avuti nei comuni dell’estremo levante quali Ortonovo e Sarzana.

In questa zona, e più ancora la provincia di Massa Carrara, le precipitazioni si sono concentrate prevalentemente nell’arco di dodici ore.

Nei prossimi giorni assisteremo ad un lento ma progressivo calo delle temperature, attualmente al di sopra dei valori stagionali. In due giorni perderemo 3/4°C sulla costa, mentre nelle zone interne, dove la quota neve arriverà a 600-800 metri, potremo avere variazioni anche più significative nei valori minimi.

La ventilazione settentrionale sarà sostenuta, con venti di intensità fino a forte, punte di burrasca sui crinali e allo sbocco delle valli.

Allo stato attuale non sono previste precipitazioni significative, anche se non si escludono deboli precipitazioni sparse o occasionali deboli piovaschi più probabili nelle giornate di oggi e domenica.

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