Politica

Liguria, Siri (Lista Biasotti): “Approvata legge per assegnazione alloggi ai profughi giuliano dalmati”

aldo siri

Genova. La proposta di legge per l’assegnazione degli alloggi ai profughi giuliano dalmati è finalmente diventata legge. Martedì 27 novembre il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la proposta di legge per l’alienazione degli alloggi ai profughi giuliano dalmati presentata dal Consigiere regionale della Lista Biasotti Aldo Siri.

“E’ un doveroso atto di giustizia – dichiara Siri – sia per gli esuli e sia per la memoria di quelli che non ci sono più, tutti vittime delle vicende storiche che hanno caratterizzato un triste e doloroso periodo del nostro Paese: e proprio per questo hanno ancor di più il sacrosanto diritto di essere considerati a tutti gli effetti nostri concittadini e non solo di sentirsi tali.

Con la legge regionale si riconosce finalmente il diritto di legge dei profughi giuliano dalmati e rimpatriati ad avere una casa e si da una giusta e definitiva risposta a quest’annosa questione che parte 1943, quando ha avuto inizio l’esodo – finito nel 1954 – di 350.000 italiani che hanno dovuto abbandonare la loro terra natale nelle province, allora italiane, di Pola, Fiume e Zara, per sfuggire alle prosecuzioni ed al processo di snazionalizzazione di quei territori da parte del regime jugoslavo instaurato dal maresciallo Tito. Fu una vera “pulizia etnica”, messa in atto con una serie di massacri civili e militari (molti gettati nelle foibe) , una storia , fatta di orrori , di sacrifici e di eroismi di gente semplice, strappata dalle memorie più care di luoghi abitati da secoli da popolazioni italiane, è stata per 50 anni totalmente dimenticata e nascosta alle nuove generazioni e all’opinione pubblica del Paese.

Nel 1952 – continua Siri – il Governo Italiano ha varato la legge 137 “Assistenza a favore dei profughi” che ha provveduto ad assicurare una prima sistemazione abitativa attraverso due forme di assistenza: la costruzione di alloggi popolari da destinare esclusivamente ai profughi e gestiti dall’allora I.A.C.P. (art. 18) e la costituzione di una “riserva” a favore degli stessi , tramite una quota pari al 15% delle assegnazioni di alloggi pubblici costruiti dagli enti competenti in materia di edilizia residenziale pubblica(art. 17). In seguito, con la legge 560/93, si è data la possibilità al profugo di acquistare l’alloggio ad un prezzo pari al 50% del costo alla data della sua costruzione. (art. 1 comma 24). Purtroppo detta norma negli anni è stata oggetto di diverse interpretazioni, talvolta concedendo tale possibilità solo ai profughi assegnatari ai sensi dell’art. 18 della L. 137/1952, talvolta concedendola anche ai profughi assegnatari quali riservisti ex art. 17.

La legge regionale approvata riconosce, finalmente, il diritto ad un equo risarcimento per quanto subito e all’acquisto della casa anche per i soggetti destinatari delle disposizioni di cui all’articolo 17.
“Ho apprezzato – conclude Siri – il fatto che la legge abbia trovato il più ampio consenso di tutta l’Assemblea, consenso ancor più apprezzato perché non posso non rimarcare che nella nostra Regione, ed in particolare nella nostra città, i profughi giuliano dalmati cui sono stati assegnati gli alloggi con regolare Bando di concorso della Prefettura di Genova del 1972, si trovano da anni nella spiacevole situazione di essere ignorati dalle istituzioni locali, ARTE e la Regione Liguria stessa che fin dalla prima assegnazione degli alloggi nel 1973 hanno completamente e volutamente disatteso la legge di tutela n.137/52 che riconosceva il diritto alla casa ai profughi italiani”

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.