Cronaca

Lavori alla rete gas taroccati: arrestati fanno scena muta davanti al gip

carcere marassi
Foto d'archivio

Genova. Hanno fatto scena muta davanti al giudice due degli arrestati nell’ambito dell’inchiesta “Subasfalto”, l’operazione diretta dalla Procura della Repubblica di Genova ed eseguita dalla Guardia di Finanza che ha portato alle manette otto persone. Il modus operandi era sempre lo stesso: lo scavo veniva riempito con la “rumenta” e poi si faceva un sottile strato di sabbia, in modo da ridurre drasticamente i costi.

Oggi nei primi interrogatori Francesco Jannelli e Mauro Bonadeo, rispettivamente imprenditore e tecnico dell’Iren a Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. I due, detenuti nel carcere di Marassi, non hanno risposto alle domande del gip Roberto Fucigna.

Tramite i loro legali, gli avvocati Antonio Rubino e Francesca Palmero, i due arrestati chiederanno con ogni probabilità un’attenuazione
della misura cautelare.

Otto le persone raggiunte da misure cautelare: Bonadeo e Antonio Percivale, dipendenti di Genova reti gas (controllata Iren) accusati di corruzione; Piero Furno’, Mario Papotto, Vincenzo Virgillito e Francesco Jannelli, della ditta catanese Betoncat, sospettati di corruzione e frode in pubbliche forniture; Luca Pietrangeli e Mauro Tagliabue, accusati di frode in pubbliche forniture. I prossimi interrogatori andranno avanti martedì.

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