Lavagna. Allo stato attuale non è un’accusa, ma una richiesta di chiarimenti al sindaco di Lavagna. Il sospetto messo in campo dal Movimento 5 Stelle di Lavagna, qualora venisse confermato, sarebbe però grave: il camminamento tra la diga foranea ed il muraglione eretto tre anni fa nel porto di Lavagna verrebbe usato come discarica, con la possibile presenza di amianto.
“Attualmente – spiegano i “grillini” – nel camminamento tra la diga foranea ed il nuovo muraglione è possibile trovare i resti dei moli S ed E2, crollati circa sei mesi fa. I moli risultano essere parzialmente sbriciolati e ridotti a calcinacci di cemento e ferro”.
“Tutto – continuano – fa supporre che questa potrebbe essere la discarica scelta dal concessionario del porto di Lavagna per lo smaltimento dei moli. Peccato che questi detriti abbandonati non abbiano nulla a che vedere con materiale naturale estratto dal terreno o costituito da roccia naturale, come prevede la legislazione. Si tratta invece di manufatti costruiti dall’uomo, rientranti in rifiuti per la cui gestione occorre specifica autorizzazione”.
“Qualcuno – attacca il Movimento 5 Stelle – ha dato le autorizzazioni a far ciò? E chi era tenuto a vigilare, l’ha fatto?”
“La speranza è che non via sia nel composto di cemento e ferro anche amianto, facile da trovare in materiali vecchi di 30 anni. Nell’attesa di aver risposte esaustive e documentate, incrociamo le dita che tutto sia stato fatto a norma – concludono i “grillini”.