Genova. Le notizie che giungono da Taranto e che evidenziano la concretissima possibilità di un blocco totale delle attività dell’Ilva aprono scenari drammatici e subito dopo l’annuncio dell’azienda sono intervenuti sia il sindaco di Genova Marco Doria che il presidente della Regione Claudio Burlando.
“Non credo che l’indispensabile azione di tutela della salute dei cittadini di Taranto possa tradursi in un semplice e definitivo stop della produzione di una delle più significative realtà industriali italiane. Non possono venire contrapposti il diritto alla salute e il diritto al lavoro, diritti giustamente sottolineati in egual misura dalla nostra Costituzione – spiega Doria – Il blocco dell’attività produttiva impedirà di fatto ogni intervento di risanamento ambientale, possibile invece solo con sforzi straordinari in un contesto in cui prosegue il lavoro”.
“Per questo ritengo che, in un momento in cui anche si mette in discussione la presenza industriale dell’Italia nel settore siderurgico, sia più che mai necessario un intervento del Governo capace di dare a tutti i soggetti responsabili indicazioni chiare per risolvere una questione che rischia di vedere perdente l’intero Paese – conclude – Il Comune di Genova è sin d’ora disponibile a discutere con le Amministrazioni regionali e cittadine delle aree in cui sono ubicati gli stabilimenti dell’Ilva, le necessarie forme di mobilitazione per restituire alla politica il ruolo che essa deve avere”.
Claudio Burlando, appena appresa la notizia si è messo immediatamente in contatto con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Antonio Catricalà.
Il Sottosegretario ha confermato la convocazione dell’incontro di giovedì a Roma tra il Presidente del Consiglio e l’azienda, i sindacati e le istituzioni di Taranto e della Puglia.
“L’unico modo per uscire da questa situazione”, ha dichiarato Burlando, “è l’approvazione di un decreto che permetta la prosecuzione dell’attività produttiva”. “Il paese non può permettersi di perdere la filiera dell’acciaio”, ha continuato Burlando. “Il mio auspicio è che questo decreto sia approvato al più presto possibile e contestualmente agli interventi di messa in sicurezza ambientale, perché è impensabile aggiungere dramma al dramma e pensare di risolvere un’emergenza attraverso un’altra crisi occupazionale che coinvolge migliaia di lavoratori italiani”.