Il Genoa gioca, il Napoli segna: al Ferraris beffardo 4 a 2 per i campani

ciro immobile

Genova. Negli ultimi anni le sfide a Marassi tra Genoa e Napoli sono sempre state avvincenti e  vivaci, a partire da quella del 2007 che sancì le riconquista per entrambe della serie A.

Delneri per interrompere il filotto di sconfitte sceglie Frey tra i pali, Sampirisi, Granqvist, Canini, Moretti sulla linea dei quattro di difesa, Jankovic, Kucka, Tozser e Antonelli in mezzo, Bertolacci attorno a Immobile.

Ci si aspetta un Napoli stanco dopo la vittoria di giovedì in Europa Leaugue e un po’ sfiduciato dalla perdita di contatto con le prime dopo il pareggio casalingo contro il Torino, e invece pronti via e mette muscoli e velocità sul campo con Pandev, Hamsik e Cavani che imperversano.

Il Genoa, gioca però colpo su colpo, con ordine, qualche fiammata.

Il primo tiro verso la porta è di Dossena: a lato. Risponde subito Tozser con un tiraccio respinto da Campagnaro. Maggio imperversa sulla destra senza troppa opposizione nè da Antonelli nè da Moretti: all’8 tiro fermato da Granqvist.

Dopo un po’ di affondi l’occasione per i partenopei arriva da sinistra, Cavani sbuca oltre Sampirisi, delizioso cross sulla testa di Maggio che da solo a porta spalancata mette a lato di testa. Gli risponde un minuto dopo Immobile con una sberla al volo da fuori area che finisce a lato.

Il Napoli gioca bene e rischia di fare male a ogni ripartenza: 10′ asse Cavani, Hamsik, Maggio, Frey recupera in uscita bassa.

Da lì il Genoa guadagna metri e possesso palla e il vantaggio arriva quasi come una logica conseguenza: al 22′ cross da destra di Jankovic, difettosa respinta di Cannavaro, raccoglie Immobile e insacca.

Il Napoli accusa il colpo e non riesce a organizzare una reazione adeguata. Il Genoa riparte con estrema cattiveria: al 29′ doppia occasione per Immobile che però ignora Jankovic a rimorchio sulla destra. Al 32′ uno due tra Immobile e Bertolacci, l’ex leccese entra in area e stampa la palla sulla traversa, che poi rimbalza su Jankovic che spreca tirando alto.

Al 40′ ancora il Genoa sfiora il raddoppio: grande azione di Immobile, la difesa partenopea prova a rinviare, a rimorchio arriva Kucka che colpisce ancora la traversa. Sul finale ci prova Cavani, al solito il più attivo dei suoi: sbuca questa volta da destra, incrocia il tiro, ma Frey para a terra. Passa un minuto e imbeccato perfettamente da Maggio, sempre Cavani calcia malamente a lato.

Finisce il primo tempo con il vantaggio meritatissimo, o forse addirittura risicato, del Genoa.

Il secondo tempo ricomincia sui ritmi del primo, l’equilibrio rischia di essere spezzato da un errore di Moretti, che mette in moto Cavani, ma Antonelli chiude molto bene. Mazzari scende ai ripari e mette Mesto al posto di Campagnaro, cercando di allargare il gioco e spingere più sulle fasce.

Il Genoa sembra poter governare la partita, ma il Napoli lo punisce all’8: punizione dalla destra, palla spiove in area e sbuca l’ex Mesto che pareggia i conti.

Due giri di lancette e il Genoa torna in vantaggio: gran gol di Bertolacci su assist di Antonelli.

Dall’altra parte Insigne non vuole essere da meno rispetto al suo ex compagno Immobile, si accentra e scarica un tiro più potente che preciso. Frey respinge.

Delneri decide di far crescere i ritmi a centrocampo, fuori Tozser e dentro Seymour.

Al 66′ ci prova Jankovic da calcio piazzato a chiudere la partita. Brivido per De Santis. Delneri decide di coprirsi: fuori Bertolacci, dentro Merkel.

Il Napoli cresce e crea parecchi pericoli alla difesa rossoblù: al 70′ ci pensa Frey a chiudere il solito Cavani. Il Genoa non rinuncia ad attaccare, il Napoli riparte, ma al 72′ ci prova ancora Kucka. Sul capovolgimento di fronte è Cavani a trovare il gol del paregggio: supera Frey in uscita e deposita in rete. Al 78′ è di nuovo parità.

Delneri prova a dare nuova linfa ed energia alla squadra mettendo dentro Piscitella per Antonelli. Il Genoa attacca e il Napoli lo punisce: cross da destra di Mesto e gol di testa di Hamsik. Il Genoa è immeritatamente sotto.

Il Grifone si ricompone subito, prova ad acciuffare il pareggio ma lascia ancora il contropiede ai partenopei: stavolta è Insigne a presentarsi a tu per tu con Frey e a fermare il risultato sul 4 a 2.

Il Genoa esce a testa alta e tra gli applausi di un pubblico che ha apprezzato e compreso la buona prova. Rimane lo score e la quinta sconfitta consecutiva per i rossoblù. Domenica derby.

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