Cronaca

Gronda, salute e inquinamento sotto esame. Il fronte del no: “Mancano ancora molte risposte”

commissione gronda

Genova. Moltissimi numeri e altrettanti dati per sviscerare, in maniera tecnica, un’opera che ha un impatto economico e politico più che significativo.

La Commissione Territorio a Tursi, dove oggi sono state presentate le controdeduzioni di Società Autostrade, è terminata nel tardo pomeriggio, non prima di una raffica di domande ai tecnici da parte dei consiglieri. “Alcune rimangono ancora senza risposte – commenta Antonio Bruno, presidente di Commissione – ad esempio abbiamo chiesto perché mettere i piloni dentro i fiumi tipo il Leira o perché fare il tombinamento”. “Un primo inzio”, questa la sintesi sulla seduta odierna. “Continueremo l’approfondimento nelle prossime settimane”. Atteso al varco il parere del Comune ritenuto da Bruno eufemisticamente “un po’ timido”.

Intanto il tema continua a essere terreno di scontro politico e di precari equilibri, su cui maggioranza e opposizione marciano spesso divise al loro interno. “Spero che il sindaco arrivi a una sintesi – conclude Bruno – con una proposta che sia un passo avanti e non indietro. Dal mio punto di vista basterebbe leggersi le conclusioni del dibattito pubblico, dove si diceva di fare le opere stradali, molte e condivise da tutti”.

Tra i dati snocciolati oggi in Aula Rossa: la Gronda è opera da 12 milioni di metri cubi di volume, di cui 160.000 finiranno in discarica. Un punto su cui il Movimento 5 Stelle, e non solo, promette battaglia: “Di questi 160 mila metri cubi di materiale con un’alta percentuale di amianto non si sa la reale destinazione, perché, al momento, non ci sono cave a disposizione. Si citerà la Germania, ma, comunque, il materiale amiantifero viaggerà sulle nostre autostrade e sarà stoccato in Valpolcevera, un territorio che ospita 80 mila persone”.

“Un progetto – aggiunge Putti – che oggi, evidenziando lacune ammesse anche da Autostrade, abbiamo avuto l’occasione di smitizzare”.

E se la seduta odierna è servita per dibattere su inquinamento atmosferico e salute, uno dei nodi cruciali su cui convergono le voci contrarie all’infrastruttura, “ci aspetta ancora il lato trasportistico dove c’è ancora molto da dire. Quest’opera non serve a smaltire il traffico ma a far girare tantissimi soldi in tasca di pochi – affonda Putti – Autostrade potrà aumentare le tariffe e l’opera porterà danni ambientali. Anche noi vogliamo che il problema del traffico vada affrontato, ma l’Europa stessa raccomanda di non fare opere che favoriscano il traffico privato. E la Gronda – conclude il capogruppo del Movimento 5 Stelle – risponde alle aspettative di nessuno”.

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