Genova. Hanno lo stesso nome e lo stesso cognome, vittima e aggressore dell’omicidio avvenuto questo pomeriggio alla Sala Chiamata del Porto.
Dalle prime ricostruzioni, la vittima, Matteo Biggi, trentenne, è stato ucciso da un altro portuale, omonimo. Entrambi sarebbero residenti nello stesso quartiere ed entrambi figli di ex camalli.
Non è ancora certa la dinamica dell’efferato gesto ma pare cha all’origine della lite da cui poi è scaturita la follia omicidia ci siano questioni sentimentali.
Secondo le prime voci trapelate, la vittima si trovava nella palestra della Sala Chiamata. Qui sarebbe entrato il rivale che prima l’avrebbe aggredito verbalmente e poi avrebbe estratto il coltello ferendolo con un solo fendente al cuore. La vittima è deceduta in ambulanza mentre l’aggressore è stato preso poco distante da alcune volanti della Questura in zona.
Mentre continuano le indagini della squadra Mobile, la tensione intorno alla Sala Chiamata è palpabile. I portuali, ancora scioccati dall’evento, tengono lontani giornalisti e curiosi.