Genova. Quattro partite, sei punti. Questi i numeri messi in fila da Luigi De Canio nella scorsa stagione. E parliamo di punti preziosissimi, sono valsi la permanenza in Serie A del Grifone. Aveva accettato la panchina più bollente dell’intera categoria, la sua sembrava una missione disperata: squadra allo sbando (frustrata dalle gestioni Malesani-Marino), tifoseria insofferente (il tecnico di Matera approderà in rossoblù dopo il famigerato Genoa-Siena) e il baratro della B sempre più vicino.
L’ex tecnico del Lecce non si è fatto problemi. Il Genoa, a suo giudizio, aveva tutte le carte in tavola per strappare la salvezza. E così farà. Dopo il ko di Bologna arriva il primo successo targato De Canio, in casa contro il Cagliari. Il 2-0 patito al Friuli contro l’Udinese rende da panico l’ultima giornata ma il 2-0 rifilato al Palermo regala la permanenza nella massima categoria.
Luigi De Canio viene confermato. Enrico Preziosi, il fuggitivo Pietro Lo Monaco e la dirigenza rossoblù tutta decidono di puntare ancora su di lui. Sembrava l’inizio di una nuova era, si è rivelato un fuoco di paglia. Dopo 8 giornate di campionato è arrivato l’esonero.
Tre sconfitte (Catania, Juventus e Roma) 3 pareggi (Parma, Udinese e Palermo) e due successi (Cagliari e Lazio), per il presidente rossoblù Preziosi non c’erano più i presupposti per proseguire con il tecnico a cui doveva la salvezza. Solo in un secondo momento il patron rossoblù ammetterà di aver sempre nutriti dubbi sulla sua riconferma.
Il ko con la Roma costa caro a De Canio. Arriva l’esonero e arriva il suo sostituto. Il nuovo allenatore è Luigi Delneri. Ma la musica è sempre quella. Tre partite, tre sconfitte (Milan, Fiorentina e Siena) e domenica c’è il Napoli. De Canio conquistò 6 punti in 4 gare e in altrettante Delneri (i tifosi facciano gli scongiuri) può farne al massimo 3.
Certo la situazione è diversa. Questa volta c’è il tempo di sbagliare, di capire dove lo si è fatto e soprattutto c’è il tempo per rimettersi in carreggiata. Luigi Delneri ha esperienza da vendere e un fedelissimo credo nel 4-4-2. Gli riuscirà tutto più facile con l’infermeria svuotata dai pezzi da novanta rossoblù. Senza contare che il mercato di gennaio è sempre più vicino.