Genova. Oltre 220.000 visite in undici giorni per una edizione che ha portato a Genova tutta l’Europa, appena insignita del Nobel per la Pace: si chiude la decima edizione del Festival della Scienza dedicata all’Immaginazione. Con le mostre e i laboratori che hanno animato il centro ma anche i luoghi più periferici della città, da Sampierdarena al Mercato del Carmine. Con i tanti eventi di piazza che hanno trasformato la scienza in un gioco. Con gli incontri incentrati sul lavoro e sui giovani di Futuro Prossimo e Italiax10. La formula dell’impresa.
E l’impronta sempre più interculturale di un evento che ha ospitato anche l’Egitto con il ministro della Ricerca Scientifica Nadia Zakhary e che con la scuola EASE ha visto la partecipazione di 11 cinesi, 10 nigeriani, un albanese, un brasiliano, un turco e ragazzi da tutta Italia. Perché è questo, lo spirito del Festival, punto di riferimento per la divulgazione scientifica a livello internazionale: andare sempre oltre, dal momento che “L’immaginazione abbraccia il mondo, stimolando il progresso e facendo nascere l’evoluzione”. Parola di Albert Einstein.
Oltre 220 mila visite in 11 giorni, con un incremento di presenze rispetto all’anno scorso (200 mila su 13 giorni di Festival). E poi 190 mila visite a mostre e laboratori, 23 mila presenze alle conferenze e 7 mila agli spettacoli, 445 relatori di cui 70 per il ciclo Futuro Prossimo, 75 location e molti luoghi inediti.
Il Festival, infatti, non era mai stato così capillare: dopo aver “restituito” alla città la Biblioteca Universitaria (ex Hotel Colombia Excelsior) l’anno scorso, in questa edizione il Festival ha inaugurato idealmente il Mercato del Carmine, e per la prima volta è entrato al Centro Civico Buranello di Sampierdarena, al centro commerciale Fiumara e ha aumentato la sua presenza nei vicoli più nascosti, dal quartiere della Maddalena fino a Sarzano. Un entusiasmo che ha letteralmente invaso la città, con gli alberghi pieni per il ponte dei Santi, come ha sottolineato l’Associazione Albergatori di Genova con soddisfazione.
“La risposta del pubblico è stata sorprendente – commenta Manuela Arata, presidente del Festival della Scienza – nonostante l’allerta meteo e la chiusura di alcuni istituti scolastici nei primi giorni della manifestazione”. “Grande novità di questa edizione, il palinsesto di Futuro Prossimo che è stato molto apprezzato – sottolinea Vittorio Bo, direttore del Festival – l’evento, infatti, ha messo l’accento sui temi del lavoro e del futuro dei giovani e della ricerca, come antidoto alla crisi”. Un grande omaggio al Festival arriva dal neurofisiologo di fama mondiale Giacomo Rizzolatti, che ha ribadito: “Questo Festival è uno degli eventi italiani più innovativi, e all’estero i colleghi considerano un grande onore e un motivo di orgoglio il fatto di essere stati invitati al Festival della Scienza di Genova”.