Economia

Erzelli, Siemens conferma trasferimento in un anno. Il rettore: “Sul parco tecnologico qualcosa si muove”

Savona. “Abbiamo firmato l’accordo per il trasferimento agli Erzelli ai primi di agosto. Il team sta andando avanti e quindi prevediamo nel giro di un anno di avere 850 persone localizzate nel parco tecnologico di Genova”. Così l’amministratore delegato di Siemens Italia, Federico Golla, oggi a Savona per la firma dell’accordo con l’Università sul sistema “Polygeneration Microgrid”, un incubatore di idee e sperimentazioni che sorgerà nel Campus di Legino, dedicato alle tecnologie smart ad alto contenuto innovativo.

Siemens, il colosso che ha chiuso l’esercizio fiscale del 2011 con un fatturato di 73,5 miliardi di euro e un utile netto di 7 miliardi, conferma la scommessa su Genova. L’azienda ha deciso di investire 20 milioni di euro per il trasferimento della sua sede italiana nel futuro parco tecnologico degli Erzelli: i giovani ingegneri lavorerebbero a stretto contatto con il Cnr, l’IIT e l’Università di Genova, per produrre software industriali sempre più all’avanguardia per quanto riguarda le produzioni del domani.

Ma è soprattutto dal rettore dell’Università degli Studi di Genova, Giacomo Deferrari, che arrivano spiragli di nuovo incoraggiamento sugli Erzelli, dopo la battuta d’arresto della scorsa estate. “Sul parco tecnologico qualcosa si sta muovendo, rispetto ad un momento difficile che si è verificato alla fine di luglio – evidenzia il rettore – La situazione si è chiarita e così i conti, anche per il grande pubblico. Sulla base di questo chiarimento ci sono diverse proposte di ulteriori finanziamenti capaci di ridurre la differenza tra il costo dell’operazione e le possibilità di spesa dell’Università. Comunque qualcosa si sta muovendo in senso positivo”.

Nessuna integrazione con il Campus savonese, che viaggia sul proprio binario: “Non riesco a vedere un collegamento tra il Campus di Legino e gli Erzelli, pur trattandosi di una ridotta distanza geografica” afferma Deferrari.

Il progetto Siemens a Savona beneficia del finanziamento di 2,4 milioni di euro del Ministero dell’Istruzione e dell’Università, nell’ambito degli interventi speciali di sviluppo del comparto energia. Si prevedono dai cinque ai sei mesi per l’infrastrutturazione: i lavori dovrebbero quindi concludersi nel prossimo maggio o giugno. I consumi energetici del Campus savonese saranno soddisfatti da una microrete intelligente che collegherà diversi impianti di rinnovabili ad alta efficienza. All’impatto positivo sull’ambiente, dovuto alla riduzione complessiva delle emissioni di Co2, si uniranno vantaggi anche economici in quanto, grazie alle energie elettrica e termica autoprodotte, sarà possibile ridurre gli approvvigionamenti dai fornitori.

“Si tratta sicuramente di un appalto importante che riflette la nostra tecnologia del futuro e vogliamo sperimentare partendo da Savona un modello di rete intelligente – osserva l’ad Federico Golla – Il modello ha come nome ‘Polygeneration’ proprio perché utilizza fonti diversificate, dal solare termodinamico al fotovoltaico alle eolico fino alle microturbine a gas; di fatto contempla tutte le forme produttive di energia da immettere nelle nuove reti”. “Per il Campus mi auguro che questa iniziativa significhi progredire con una grande azienda nel settore dell’energia dell’avvenire” conclude l’amministratore delegato.

“E’ un accordo cruciale anche per l’Università, con il potenziamento del rapporto con le imprese e nello stesso tempo le oppurtinità di ricerca nel campo dell’energia. Ottima iniziativa, quindi, in una giornata importante soprattutto per le nuove tecnologie” aggiunge il rettore Deferrari.

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