Economia

Cessione Ansaldo Energia e Sts, no delle istituzioni: “Il Governo intervenga e sospenda ogni decisione”

corteo finmeccanica

Genova. Un ordine del giorno approvato all’unanimità per alzata di mano dall’assemblea congiunta dei consigli della Regione Liguria e del Comune di Genova: si è conclusa così la seduta sulla questione Ansaldo Energia e Sts.

Le istituzioni hanno perciò espresso “netta contrarietà alla cessione delle aziende invitando il governo ad agire tempestivamente su Finmeccanica affinchè sospenda ogni decisione sulla vendita”. Il documento sarà inviato ai presidenti del Consiglio e di Finmeccanica e ai leader nazionali dei partiti.

La questione Finmeccanica è arrivata così fin nel cuore di Genova: questa mattina i lavoratori delle aziende coinvolte sono scesi in sciopero sotto le finestre del Consiglio regionale dove più di 500 lavoratori stanno manifestando per ribadire il loro no alla vendita del ramo civile di Finmeccanica. I lavoratori sono in attesa di sviluppi dalla seduta congiunta ancora in corso.

Il corteo, partito questa mattina da Ansaldo Energia per le 8.30, ha raggiunto prima la sede di Sts e successivamente il palazzo della Regione di via Fieschi dove era in corso la seduta congiunta straordinaria di consiglio comunale e regionale.

“Le continue voci di vendita danneggiano queste aziende, che rischiano il rinvio o la rinuncia dei clienti a nuovi contratti, poiché la stabilità delle stesse si misura anche dal loro livello di affidabilità nel tempo – sostengono le organizzazioni sindacali – La ricchezza di un Paese si misura dai livelli industriali e dai livelli occupazionali: il silenzio del Governo su questi temi è inaccettabile, non fare nulla o tacere è da irresponsabili”.

Le organizzazioni sindacali spiegano che il Gruppo Finmeccanica continua a perseguire una strategia di carattere esclusivamente finanziario e che è del tutto evidente l’assenza di un piano industriale. “L’intenzione manifestata di procedere a dismissioni di aziende del settore civile – quali Ansaldo Energia e Ansaldo Sts – e le modalità del progetto stanno creando a Genova e in Liguria grande allarme e preoccupazione. L’operazione in corso non solo riduce le capacità industriali presenti in Finmeccanica e nel sistema Italia, ma rischia di creare in prospettiva, con le vendite, nuovi problemi occupazionali e di tenuta industriale”, spiegano.

Fim Fiom e Uilm chiedono da tempo al Governo (ministri Passera e Grilli) un intervento urgente per chiarire quali siano i settori strategici a cui il Paese non può rinunciare: noi crediamo occorra mantenere in Finmeccanica tutte le attività di oggi evitando la divisione tra civile e difesa, perché è questo che chiedono i mercati oggi.

“Non possono venire contrapposti il diritto alla salute e il diritto al lavoro, diritti giustamente sottolineati in egual misura dalla nostra Costituzione – ha spiegato il sindaco di Genova Marco Doria – Il blocco dell’attività produttiva impedirà di fatto ogni intervento di risanamento ambientale, possibile invece solo con sforzi straordinari in un contesto in cui prosegue il lavoro. Per questo ritengo che, in un momento in cui anche si mette in discussione la presenza industriale dell’Italia nel settore siderurgico, sia più che mai necessario un intervento del Governo capace di dare a tutti i soggetti responsabili indicazioni chiare per risolvere una questione che rischia di vedere perdente l’intero Paese”.

Dello stesso avviso anche Giorgio Guerello, Presidente del Consiglio Comunale: “Questa riunione straordinaria manderà un messaggio al governo e ai vertici di Finmeccanica per ripensare questa strategia che mi pare assolutamente perdente”.

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