Economia

Centrale del latte, posizioni ferme. Comune e Regione: “Sito industriale, cerchiamo imprenditore”

centrale latte presidio giov 19
Foto d'archivio

Genova. “L’utilizzo dell’area di Fegino per fini commerciali è la causa, non la conseguenza di questa situazione”. Lo ha detto questa sera l’assessore regionale al Lavoro Enrico Vesco, al termine dell’incontro tra azienda, istituzioni locali e sindacati sulla questione della centrale del latte di Genova.

“Lactalis ha voluto fare una speculazione, mentre noi insistiamo sulla strada di cercare un imprenditore che voglia fare sul sito attività industriale”. Resta ferma quindi la posizione delle istituzioni locali di fronte alla nuova richiesta da parte di Lactalis di ottenere il cambio di destinazione d’uso per l’area dell’ormai ex centrale del latte.

“Continuerà ancora la ricerca di un imprenditore in grado di investire sul sito della Centrale del latte che deve rimanere ad uso industriale”, hanno ribadito questo pomeriggio gli assessori al lavoro e allo sviluppo economico della Regione Liguria e del Comune di Genova, Enrico Vesco e Francesco Oddone in una riunione molto tesa sul futuro occupazionale degli ex lavoratori della Centrale del Latte di Genova, svoltasi in Regione alla presenza dei vertici italiani di Parmalat-Lactalis e delle organizzazioni sindacali.

La proposta presentata dall’azienda di un centro commerciale da insediare sul sito non convince gli amministratori liguri, anche perché risulterebbe in contrasto con le pianificazioni attuali urbanistiche e commerciali sia regionali che comunali. “Siamo convinti dell’utilizzo a fini industriali e non commerciali del sito, come era in origine – hanno ribadito i due assessori – e per questo lavoreremo, per cercare un imprenditore che possa investire sull’area. Ovviamente l’azienda è libera di fare ciò che intende rispetto alla procedura”.

A incontro ultimato le parti tornano a casa con un impegno reciproco: Lactalis presenterà agli Enti un progetto ancora più dettagliato, le istituzioni, dal canto loro, lo valuteranno sulla base dei regolamenti vigenti. “Ci aggiorneremo di nuovo nelle prossime settimane – ha commentato Antongiulio Mannoni, Cgil – ma se, come sembra, le posizioni in campo non cambiano sarà molto complicato uscirne in maniera positiva”. Dal punto di vista occupazionale ggli interrogativi, quindi, restano aperti. “I lavoratori non vogliono rassegnarsi e a ragione – ha concluso Mannoni – abbiamo ancora un po’ di tempo per trovare una soluzione, andiamo avanti”.

Entro il 30 novembre circa 20 lavoratori, tra i 63 della ormai ex Centrale del Latte, dovranno rispondere all’offerta della nuova piattaforma logistica di Bolzaneto, mentre altri 16 attendono una ricollocazione all’interno del Gruppo, in una sede diversa da quella di Genova.

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