Genova. L’hashtag, la parola chiave, per chi non mastica il gergo di Twitter, è #orafacciamopresto. A lanciarlo è proprio in questi minuti, dalle pagine del popolare social network, il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando.
Non ci vuole molto a capire di cosa si parla, visto che il ricordo dell’alluvione di Genova del 2011 è ancora ben vivo e solo una settimana fa il capoluogo ligure e la sua provincia vivevano una nuova allerta meteo.
La parola d’ordine di Burlando si riferisce però alla catastrofe del 4 ottobre 2010, quando le piogge torrenziali colpirono il ponente cittadino, Sestri Ponente in particolare. I fondi per la messa in sicurezza ora finalmente ci sono e si può cominciare ad intervenire: proprio in queste ore sta già partendo il cantiere per demolire il palazzo di via Giotto sul Chiaravagna.
L’elenco degli interventi è scandito proprio dal governatore ligure su twitter: “Genova può investire #13milioni€ (+quelli di via Giotto) per mettere in sicurezza il torrente Chiaravagna”.
E ancora: “Genova può investire #2700000€ per mettere in sicurezza il Rio Fegino in Val Polcevera”. Interessati, anche, il rio Molinassi (un milione e mezzo, qui, i fondi stanziati) ed il torrente Arrestra a Cogoleto con un intervento di più di 2 milioni.
Soddisfatti i commenti in rete e a chi domanda la provenienza dei fondi Burlando risponde, concludendo: “I fondi provengono dallo Stato e servono per la parte alta. La parte bassa si mette a posto con il ribaltamento a mare di #Fincantieri”.