Cronaca

Allarme “cash trapping”, arriva una nuova tecnica per svaligiare i bancomat

Bancomat contraffatti
Foto d'archivio

Si chiama “cash trapping” il nuovo sistema usato dai malviventi per rubare soldi agli utenti che prelevano i soldi ai bancomat. In arrivo dal Nord Europa, in particolare Francia e Regno Unito, ha già cominciato a mietere vittime anche in Italia.

A lanciare l’allarme è lo “Sportello dei diritti”. Il metodo è semplice e poco tecnologico e si basa sull’intrappolamento dei soldi allo sportello. La tecnica per essere messa in atto richiede pochi secondi in quanto è sufficiente una speciale “forchetta” sapientemente collocata nella fessura di erogazione delle banconote che ne impediscono l’uscita.

La particolarità del cash trapping è che il display non segnala un guasto ma le banconote restano bloccate all’interno. Ovviamente non escono soldi e l’utente si allontana per verificare il guasto quindi i malviventi sbloccano il denaro intrappolato ed eseguono il furto. Questo può significare che i clienti rimangono inconsapevoli del problema e pensando erroneamente ad un guasto del bancomat non sporgono denuncia del furto.

Alcuni sono progettati per apparire come parte della macchina e attaccati alla parte anteriore, e altri come la forchetta sono completamente nascosti all’interno del bancomat.

Per capire la portata del fenomeno è sufficiente indicare come in Francia quest’anno utilizzando questa tecnica le gang hanno rubato più di 1 milione di euro dagli sportelli automatici. Mentre in Inghilterra nel solo 2012 sono stati denunciati 2.479 casi. Gli esperti della sicurezza raccomandano ai clienti di segnalare immediatamente tutti gli incidenti avvenuti agli sportelli automatici.

Per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” poiché “La maggior parte dei crimini si eseguono apparentemente al di fuori degli orari normali delle banche, quando vi è poca sorveglianza – sottolinea Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello” – Raccomandiamo gli utenti di stare all’erta tutte le volte che si prelevano dei soldi, chiedendo sempre aiuto per qualunque disguido dello sportello”.

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