Cronaca

Taggia, rogo nel deposito dell’azienda genovese Doks Lanterna: probabile origine dolosa

doks lanterna incendio

Arma di Taggia. Tre autocompattatori della nettezza urbana dell’azienda genovese Doks Lantera sono andati distrutti questa notte a Taggia, in un rogo divampato nel deposito della ditta dell’estremo ponente ligure; altri due sono rimasti danneggiati. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Sanremo e i carabinieri della locale Stazione, che stanno ancora indagando per risalire alla natura del rogo.

I camion coinvolti: tre in servizio a Taggia, uno a Riva Ligure e un altro a Bordighera (quest’ultimo avrebbe dovuto lasciare il deposito oggi) erano posteggiati, uno vicino all’altro, in un ampio cortile protetto da un recinto con allarme. In pratica, se qualcuno avesse voluto entrare per dar fuoco ai mezzi, sarebbe suonato l’allarme.

Ma non si esclude che qualcuno possa aver lanciato materiale incendiario. Sul posto e’ intervenuto anche il responsabile Docks di Taggia, Davide Birri. Nel marzo scorso, a distanza di poche centinaia di metri, prendevano fuoco migliaia di cassonetti della differenziata, appartenenti al Comune e stoccati in un deposito comunale, ma che sarebbero stati utilizzati dalla Docks per portare avanti il servizio.

“Sono molto inquieto e mi sto preoccupando – ha affermato, stamani, il sindaco di Taggia, Vincenzo Genduso, che si è recato sul posto per un sopralluogo -. Tutto questo non mi piace. Innanzitutto, non mi piace il danno subito dalla ditta che sta lavorando per noi. Non credo che ci saranno effetti collaterali sul servizio, anche perchè l’azienda si è immediatamente mossa per trovare soluzioni alternative. Il mio pensiero è andato subito all’incendio del marzo scorso, quello in cui bruciarono centinaia di cassonetti ed è chiaro che, nel clima in cui stiamo vivendo, a fronte di altri incendi nella nostra provincia, che si presume siano dolosi, un filo di inquietudine non posso che avercelo”.

Il primo cittadino ha sollecitato i carabinieri, parlando direttamente col capo Stazione, il maresciallo Rinaldi, affinché si faccia luce al più presto sulle cause. “I vigili del fuoco sostengono che il rogo sia partito dall’esplosione della batteria di uno dei mezzi. Mi auguro che sia così, ma qualche dubbio ce l’ho”.

(in collaborazione con Riviera24.it)

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