Sport

Sport come antidoto alla violenza sulle donne: la Regione sostiene il progetto di Udi e tifoserie rossoblù

violenza

Genova. Lo sport, il calcio, come antidoto alla violenza sulle donne e per sostenere le iniziative in difesa del Centro antiviolenza di via Mascherona, a Genova a rischio chiusura dopo i tagli delle ultime manovre finanziarie governative.

Il progetto, con il patrocinio della Regione Liguria, frutto di una alleanza tra l’Udi- Unione Donne Italiane e le donne del club tifose rossoblu Genoa Red’n Blue ladies, è stato presentato in mattinata, nella sede di De Ferrari, presente il neo assessore allo Sport della Regione Liguria Nicolò Scialfa, insieme con la consigliera di Parità della Regione Liguria Valeria Maione , Marina Cassani dell’Udi e Marina Dondero.

Per aiutare il Centro antiviolenza genovese, domenica 11 novembre 2012, in occasione della partita Genoa-Napoli, le donne dell’Udi e del club genoano raccoglieranno fondi allo stadio Luigi Ferraris di Genova mettendo in vendita una speciale bandiera rossoblu.

Il Centro ogni anno assiste mediamente oltre duecento donne in difficoltà, attraverso percorsi individuali, psicologici, legali.

L’assessore Nicolò Scialfa, al suo “debutto” nel nuovo incarico , ha sottolineato come la Regione Liguria, oltre a seguire l’attività agonistica e l’impiantistica, voglia rilanciare l’educazione sportiva anche come “comprensione alla differenza di genere “ e lavorare per avvicinare sempre di più lo sport alla scuola, ai giovani, ai disabili, al sociale, come antidoto alle tossicodipendenze, alla devianze, al male sociale, ma anche alla cultura e alla letteratura. Dalle poesie sul calcio di Umberto Saba, agli interventi, critici, nei confronti dello sport, del Premio Nobel Eugenio Montale sulle pagine del Corriere della Sera.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.