Genova. “Uno sforzo corale in un anno di grande difficoltà” ha descritto così il presidente della Fiera di Genova, Sara Armella, la 52° edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova durante la presentazione di questa mattina in Camera di Commercio.
Sarà un salone importante, leader ancora una volta a livello internazionale, all’insegna del rilancio, dell’innovazione, dell’internazionalizzazione.
In un anno in cui più che mai c’è bisogno di guardare al futuro “abbiamo lavorato tantissimo per mantenere l’integrità del salone e la sua completezza, evitando delle spinte disintegrative che avrebbero portato risultati pessimi per tutte le imprese e disorientato i visitatori – afferma Armella – abbiamo poi lavorato molto per creare un salone che ponga al centro il visitatore e gli elementi della ricerca, dell’innovazione, del made in Italy, con collaborazioni importanti, non dimentichiamo quelle con l’Università di Genova e la Florida University”.
Tra le varie iniziative di contorno all’esposizione, ci sarà una grande aula interattiva dove saranno presentati i progetti più importanti del master sul design nautico.
“Ricordiamo che l’80% delle barche sopra i 24 metri presenti nel mondo sono state disegnati da disegner e architetti italiani – dice Armella – quindi questa grossa spinta all’innovazione e alla ricerca trova quest’anno nel Salone Nautico un elemento di riconoscimento propulsivo”.
Nel corso della 52° edizione spazio a convegni, presentazioni dei migliori modelli delle aziende, incontri business2 business tra imprenditori, molti dei quali, grazie alla collaborazione con Liguria International, verranno dall’estero.
Ricchissimo anche il dopo salone, con molti eventi e incontri che animeranno la città nei luoghi più suggestivi, nei Musei di Strada Nuova, all’Acquario, al Teatro Stabile e al Porto Antico, un carnet fittissimo.
I Civ animeranno poi molte giornate e serate per presentare il salone nautico e la città nella sua espressione più accogliente, divertente, interessante a tutti i visitatori.
“Ringraziamo tutti perchè è stato uno sforzo corale e in un anno di difficoltà come questo gli sforzi congiunti producono sempri buoni risultati” conclude Armella.