Cronaca

Riva Trigoso, scoperta maxi evasione: 7 ditte edili collegate a un solo centro di interessi

Guardi di Finanza

Riva Trigoso. Erano legati da rapporti di parentela e tutti sono risultati evasori totali. Questo è quanto emerso da un’indagine della guardia di finanza di Riva Trigoso, che ha concluso nei giorni scorsi un’articolata attività di polizia tributaria, sviluppata tramite mirate verifiche fiscali, nei confronti di sette imprenditori edili del Tigullio.

Le verifiche hanno preso in considerazione le annualità dal 2005 al 2010, consentendo di quantificare complessivamente un occultamento di ricavi per un importo totale di oltre 3 milioni e 200mila euro, più un’Iva correlata di circa 228mila euro.

Le imprese operavano nel “sommerso”, anche con riferimento alla mano d’opera, reclutando per lo più cittadini extracomunitari ovvero persone emigrate dall’Italia meridionale. In particolare, sono stati individuati 18 lavoratori in nero ed omessi versamenti di contributi previdenziali per oltre 60mila euro.

La ricostruzione del reale volume d’affari e dei redditi per tutte le aziende coinvolte nel “disegno evasivo”, è avvenuta, considerata la mancanza pressoché assoluta di scritture e documenti contabili, mediante l’acquisizione delle fatture emesse presso i clienti delle stesse, sfruttando gli elenchi “clienti e fornitori” disponibili nell’archivio elettronico dell’Anagrafe Tributaria ed attraverso specifici ed approfonditi accertamenti bancari, determinanti per delineare l’effettiva operatività delle imprese controllate.

Al termine delle attività ispettive, 4 degli imprenditori verificati, sono stati denunciati per l’omessa presentazione delle dichiarazioni tributarie, per importi superiori alla soglia fissata dalla legge penale tributaria e, tre di questi, anche per frode fiscale per aver occultato, presso il domicilio di persone compiacenti, i registri e i documenti contabili.

Nei confronti delle aziende in questione, è stata proposta, alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate, l’applicazione delle misure cautelari sui beni degli imprenditori, per garantire il pagamento delle imposte evase e delle sanzioni che saranno irrogate per le violazioni tributarie commesse.

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