Rapallo. Giovedì mattina il segretario del Partito Comunista dei lavoratori di Rapallo Andrea Carannante e il consigliere comunale IdV Gloria Barbetta incontreranno il sindaco Giorgio Costa per presentare una serie di iniziative che potrebbero essere realizzate in occasione delle festività natalizie.
Afferma Carannante: “Questo è il momento storico meno adatto per sprecare denaro o per privilegiare alcune categorie di cittadini a scapito di altri: il Natale deve essere un’occasione per riflettere sui bisogni delle persone e per sollevare le coscienze rispetto ad una serie di problemi concreti, che attanagliano la quotidianità di migliaia di cittadini italiani, e anche di Rapallo”.
Aggiunge Barbetta: “Ho incontrato nei giorni scorsi l’esponente rapallese del Partito Comunista dei lavoratori, che mi ha presentato una serie di proposte per il Natale, che mi sono sembrate valide a livello etico e anche economiche. Le appoggio pienamente e giovedì mattina le presenteremo al sindaco Giorgio Costa. Obiettivo auspicabile quello di coinvolgere tutte le associazioni di categoria per proporre queste iniziative, alternative a scelte più commerciali e meno improntate allo spirito vero del Natale, ventilate nei giorni scorsi, delle quali ancora non abbiamo avuto dettagli precisi”.
Andrea Carannante ha siglato una serie di punti che sono particolarmente piaciuti al consigliere IdV Barbetta: Carannante infatti vorrebbe puntare su “iniziative semplici e realizzabili in alternativa all’occupazione del lungomare con 40 casette natalizie, messe da 40 commercianti di Rapallo, a scapito di tutti gli altri, proposte dall’Ascom. Quest’idea non piace al Partito Comunista dei lavoratori perché penalizza i commercianti che non potranno presenziare sul lungomare: è un valore aggiunto solo per chi dalle stesse trae profitto per la propria singola attività commerciale. E gli altri esercenti?”.
Carannante in alternativa propone una serie di opzioni: “Mi piace l’iniziativa del Cor con la pista di ghiaccio e la casetta di Natale dedicata ai bambini, si potrebbe poi pensare alla presentazione di libri, ho già preso contatti con un esponente della cultura locale che presenterebbe un’antologia dedicata alla pace e libri di autori tigullini”. Tra le altre proposte di Carannante, che sono piaciute a Barbetta di IdV, “il ‘rigiocattolo’: un’iniziativa che permette di riciclare i giochi ed educa i bambini al fatto che essere allegri, divertirsi, non vuole necessariamente dire sprecare. Una parte dei giocattoli raccolti potrebbe essere consegnata a qualche istituto o struttura pediatrica”.
Tra gli altri punti evidenziati si prospetta un premio fotografico intitolato “Non per tutti è Natale” con raccolte di fotografie dedicate a questo tema: la partecipazione al concorso potrebbe costare 5 euro e il ricavato andrebbe devoluto alla mensa degli indigenti di Rapallo. Terzo punto proposto quello di coinvolgere in iniziative semplici, dedicate al Natale, le associazioni sportive, inoltre le scuole, che potrebbero fare una mostra di presepi fatti con materiale riciclato. Tutto potrebbe essere contornato da una nota di colore e arte musicale con le performances della banda di Rapallo “e dare spazio nelle strade cittadine ad artisti da strada e musicisti emergenti”. Ulteriore proposta, emersa dall’incontro fatto tra Carannante e Barbetta, “l’idea “Aggiungi un posto a tavola”: il Comune potrebbe allestire un registro dove le famiglie di Rapallo, desiderose di partecipare all’iniziativa, potrebbero segnalare la propria disponibilità per ospitare a Natale una persona sola, che abbia piacere di stare in famiglia in occasione del pranzo natalizio”.
Tra gli aspetti più ludici “una gara di torte tra le pasticcerie del posto, con una giuria formata da anziani e bambini –aggiungono Carannante e Barbetta- e una gara di Babbi Natale, impersonati d adulti e giudicati da un pool di bambini”. E ancora “ogni negozio potrebbe avere uno spazio di circa due metri quadri davanti alla propria attività dove proporre articoli natalizi e ogni negozio potrebbe scegliere di pubblicizzare una di queste proposte. Si potrebbe infine invitare un sacerdote molto vicino al sociale, tipo don Andrea Gallo di Genova, per portare una sua testimonianza –affermano Carannante e Barbetta- e magari scegliere di alternare alle luminarie qualcosa di più economico come lumini di cera che ogni persona potrebbe accendere a casa propria: le offerte ricavate dalla distribuzione di tali lumini potrebbero essere devolute per ulteriori iniziative benefiche, portate avanti da alcune associazioni già impegnate nel sociale”.