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Pro Recco Rugby si avvicina all’esordio in serie A1, ecco il primo bilancio di coach Claudio Ceppolino

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Recco. Quando mancano ormai pochissimi giorni al fischio d’inizio del campionato 2012/2013, Claudio Ceppolino, allenatore della prima squadra della Pro Recco Rugby, fa il punto sulle sei settimane di lavoro svolte da agosto ad ora e parla a cuore aperto dei suoi ragazzi e della trasferta di Roma. Sarà infatti il campo dell’Unione Rugby Capitolina, sorprendente neopromossa in grado di spaventare non poco le Fiamme Oro nei playoff della stagione passata, a vedere il debutto degli Squali nel campionato di serie A1 2012/2013.

Queste le sue parole, rilasciate al sito internet ufficiale della società di Recco, curato da Emy Forlani.
Claudio, dopo sei settimane di lavoro precampionato, ormai ci siamo: sabato si parte per Roma e domenica si inizia il campionato contro la Capitolina.
“Sì, ormai ci siamo e sia io che i ragazzi non vediamo l’ora di iniziare questo campionato. Abbiamo lavorato tanto da agosto ad oggi ed è arrivato il momento di scendere in campo per capire e dimostrare dove potrà portarci questa stagione”.

Cosa hai detto ai tuoi giocatori riguardo agli obbiettivi da raggiungere?
“Il giorno del raduno sono stato il primo a parlare di playoff: dopo averli mancati di nove punti l’anno scorso e alla terza stagione in A1, per noi devono essere un obbiettivo difficile ma reale. Al di là di questo ma anche per cercare di raggiungerlo, dobbiamo continuare a lavorare sodo e affrontare partita dopo partita, capendo di volta in volta le nostre possibilità e i nostri limiti e rafforzando sempre di più la convinzione nei nostri mezzi, che sono ottimi. Alla fine, come sempre nel rugby, sarà il campo a dare i suoi verdetti”.

La rosa è praticamente invariata rispetto a quella della scorsa stagione, con l’innesto di qualche nuovo giovane: un pregio ed un difetto del gruppo di giocatori che hai a disposizione?
“Un pregio sicuramente l’impegno e il cuore che ci mettono tutti. Un difetto è che sono pochi: la rosa come ogni anno è un po’ corta”.

Per te è il secondo campionato di serie A da allenatore: come vivi questa esperienza?
“Per Roma sono già agitato! Ho tantissimo da imparare come allenatore di questo livello e mi impegno al massimo per crescere e per far crescere i ragazzi, cercando di essere per loro un punto di riferimento e di tirare fuori il meglio da ognuno secondo le sue caratteristiche. Sono orgoglioso di allenare questa squadra e sono sicuro che tutti i giocatori daranno tutto in campo ad ogni partita ed affronteranno le difficoltà a testa alta, perchè essere tra i quindici in campo e tra i convocati in panchina deve essere sempre un onore”.

Domenica dunque si gioca sul campo dell’URC: una neopromossa che punta in alto. E c’è anche un’annotazione storica da fare: URC-Recco, prima giornata della stagione 2003/2004, fu la prima partita in serie A della storia biancoceleste.
“Credo che la Capitolina sarà tra le protagoniste di questo campionato, quindi certo non ci tocca un esordio semplice. Stiamo preparando bene la partita e, se certamente non sarà facile per noi, sono sicuro che non lo sarà neanche per loro. Comunque vada, la cosa importante è che l’URC si trovi di fronte una squadra che dia tutto per cercare di imporre il proprio gioco e che lotti su ogni palla. Per concludere, ci tengo a ringraziare tutti i ragazzi (includendo anche la nostra U23 che ha svolto tutta la preparazione con noi ed ora si appresta ad affrontare il suo campionato) per l’impegno che ci hanno messo fino ad ora: domenica si inizia a fare sul serio e penso che siamo pronti”.

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