Politica

Massacro alla scuola Diaz, Fini: “Un’offesa all’Italia, ma io non ero in Questura”

Gianfranco Fini

Roma. “Le mie responsabilità sui fatti della scuola Diaz non posso ammetterle perchè non ci sono. C’è una sentenza che va rispettata, ed è la dimostrazione che quando si sbaglia si paga. Non ho alcuna difficoltà a dire che quelle immagini hanno gettato un’ombra sull’immagine dell’Italia”.

Sono le parole del presidente della Camera, Gianfranco Fini, rispondendo ad un ascoltatore che gli ha chiesto della sentenza della Cassazione sui fatti della scuola Diaz a Genova nell’estate del 2001, in occasione del G8.

“Io mi recai a Genova per portare la mia solidarietà ai carabinieri, tutto il mondo ha visto che erano stati aggrediti. Mi recai al Comando provinciale dell’Arma e rimasi 6-7 ore la’ perchè a causa delle manifestazioni la città era bloccata. Di quanto accaduto alla Diaz ho appreso come tanti altri il giorno dopo” sostiene Fini.

Ma lui, afferma Fini, non si è mai trovato nelle ore dell’irruzione alla scuola Diaz, nella centrale operativa della
Questura: “questa è una delle tante fandonie che sono state scritte, diffuse non so bene da chi e non so per quale ragione. Ero nella caserma dei carabinieri, altro che centrale operativa della Questura”.

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