Genova. Oggi l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, dopo aver visitato prima Porto Petroli, poi il centro direzionale Vte, ha dichiarato che “Il Porto di Genova per l’atteggiamento che ha nell’affrontare i problemi del lavoro può essere considerato un esempio”.
“Porto e industria per Genova sono una vocazione”. “Al Porto Petroli ho toccato con mano quel clima di serena e seria collaborazione, non formale o parolaia ma attenta ai problemi concreti, che consente di individuare soluzioni, ipotesi di percorso ed obiettivi concreti”.
Accompagnato dal presidente dell’Autorità Portuale, Luigi Merlo, e dal comandante della Capitaneria di Porto, Felicio Angrisano, Bagnasco ha visitato l’area del Porto Petroli destinata alla ristrutturazione del sito di Fincantieri: “un gesto molto concreto di disponibilità da diverse parti, prima fra tutte quella di Porto Petroli”. Il cardinale ha invitato le diverse componenti del mondo del lavoro a “stringere i ranghi per amore del Paese” precisando che non si tratta “di un’esortazione accademica, astratta e moralista, ma estremamente possibile, nonché assolutamente necessaria. Stamani ne abbiamo toccato un esempio. Porto e industria sono la vera vocazione della città, il porto è il cuore storico e sempre attuale di Genova. E il lavoro è un ambiente fondamentale nella vita di tutti. Oggi scopriamo che il lavoro è prezioso ed insostituibile perché a volte in difficoltà seria”.
Sulla vicenda dell’Ilva di Taranto, invece, il cardinale Angelo Bagnasco si augura “una soluzione equa”. “Seguiamo le cose con attenzione ed auspichiamo veramente la soluzione equa di tutti i problemi” ha detto oggi l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei rispondendo a una domanda al termine della visita al Porto Petroli.