La Sampdoria perde ancora, il Cagliari si impone al Ferraris

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Luigi Ferraris. Romero, Costa, Obiang e Maresca sono fuori causa, per Ciro Ferrara schierare l’undici anti Cagliari non è impresa da poco. È Tommaso Berni a sostituire il portiere argentino. Sulla fascia sinistra il tecnico blucerchiato dirotta Gaetano Berardi, sull’altra corsia scatta l’ora di Lorenzo De Silvestri. A Centrocampo il terzetto formato dai rientranti Andrea Poli e Fernando Tissone, con loro c’è Roberto Soriano. In avanti gli intoccabili Maxi Lopez, Eder ed Estigarribia.

È il signor Rocchi a fischiare l’inizio delle ostilità. La Sampdoria parte aggressiva e assedia il centrocampo sardo. La prima palla gol è di un caparbio Estigarribia. Il paraguaiano recupera palla e spara dal limite dell’area trovando Agazzi pronto alla parata.

Ancora Doria al 9’. Berardi mette in mezzo direttamente da calcio d’angolo, Gastaldello svetta più in alto di tutti ma la mira non è quella dei giorni migliori. La replica ospite è sui piedi di Thiago Ribeiro: plastica la risposta del guardiano dei pali blucerchiato.

Dopo qualche minuto di nulla, i padroni di casa, con Poli, si guadagnano una bella punizione dal limite. La calcia Eder che spedisce però largo sulla sinistra. Altro fallo della retroguardia rossoblù, altra punizione, stessa mattonella. Questa volta tocca ad Estigarribia: barriera e sfera sul fondo. Alle stelle il bolide di Eder dalla distanza (29’).

Al 38’ contropiede Sampdoria. Estigarribia decide di fare tutto da solo ma la scelta non si rivela delle più azzeccate. Il suo sinistro si spegne mestamente sul fondo. Il Cagliari fa poco e nulla. Aspetta gli avversari affidandosi alle ripartenze. Buon per la banda Ferrara che nessun giocatore rossoblù riesca a mettere il piede sul corner di Thiago Ribeiro.

Finisce il primo tempo. Obiettivamente bruttino. Nella ripresa il Cagliari impiega un solo minuto per portarsi in avanti. Rossini regala palla a Thiago Ribeiro che si invola sulla sinistra e crossa per l’ex Dessena. Rossini non riesce ad arginare il vecchio compagno che è bravo nel trafiggere Berni di testa.

La Samp non ci sta ma mancano idee e lucidità. Al 5’ punizione di Poli: Agazzi respinge sulla testa di Gastaldello che spreca la più facile delle occasioni mandando il pallone sul fondo. I tifosi appollaiati nella Sud non credono ai propri occhi. Mister Ferrara corre ai ripari richiamando Poli in panchina, al suo posta Munari.

Al 23’ la Samp trova il pareggio ma l’arbitro annulla per un precedente fuorigioco attivo di Eder. Ci prova ancora Munari, la sua capocciata è alta. Fuori Tissone (belle solo le sue punizioni per le teste dei compagni), dentro Icardi. Dessena cerca gloria al 34’ senza centrare il bersaglio. Lo stesso centrocampista rossoblù è scatenato: un bolide, Berni è insuperabile.

Juan Antonio per Berardi è la mossa della disperazione. Cinque i minuti di recupero. Non bastano per riagguantare il risultato ed evitare la quarta sconfitta consecutiva della Sampdoria. Una Sampdoria sterile in fase offensiva: peccato che nel calcio i gol siano tutto. Piovono fischi sulla banda Ferrara. E adesso c’è l’Inter a San Siro.

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