Cronaca

Inchiesta alluvione, Scidone interrogato per oltre 6 ore: “Sono estraneo a tutte le accuse”

Genova. L’interrogatorio dell’ex assessore alla Protezione civile del Comune di Genova è durato più di sei ore. Francesco Scidone, accusato di calunnia e falso nell’ambito dell’inchiesta sull’alluvione dello scorso 4 novembre, ha confermato la propria innocenza ed estraneità ai capi d’imputazione. “Sono estraneo a tutte le accuse”, ha ripetuto più volte davanti al pm Luca Scorza Azzarà, ripercorrendo tutte le tappe della vicenda, dal momento in cui fu convocato il Comitato di protezione civile, fino ai giorni successivi.

Secondo quanto si apprende, Scidone avrebbe detto di essere stato una vittima dell’eventuale falso, come gli altri. L’ex assessore ha sostenuto che il verbale ‘taroccato’ da cui sono scaturite le accuse di falso e calunnia sarebbe stato compilato da altri e di non avere fatto pressioni a nessuno.

Anche Gianfranco Delponte, dirigente di Protezione civile del Comune di Genova, nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Annalisa Giacalone, avrebbe sostenuto la stessa tesi: nessuna pressione affinché venissero inserite notizie diverse dalla realtà. Quel documento venne stilato da altri.

L’interrogatorio di Scidone era iniziato nella mattinata di ieri ed era stato sospeso per consentire al pubblico ministero di presenziare all’interrogatorio di garanzia davanti al Gip dei due funzionari agli arresti domiciliari. Pierpaolo Cha, ex hazard manager del Comune di Genova, nell’interrogatorio avrebbe ribadito davanti al gip di aver avuto solo “compiti amministrativi nella Protezione civile” per conto del Comune e di non aver avuto alcun motivo di esporsi a una situazione del genere.

Il difensore di Cha, Giancarlo Bonifai, ha depositato una memoria difensiva dove viene ripercorso tecnicamente l’impegno di Cha all’interno della Protezione civile di Genova, ma non ha chiesto l’attenuazione della misura cautelare ai domiciliari.

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