Genova. “Sale gioco a cinquecento metri di distanza da istituti scolastici di ogni ordine e grado, centri di aggregazione giovanile, ospedali, strutture sanitarie, luoghi di culto; divieto assoluto di pubblicità per l’azzardo; obbligo di riportare su tutte le tipologie di gioco d’azzardo le avvertenze sui rischi e sui danni provocati dalla ludopatia; obbligo, per gli operatori on line, di dedicare un’apposita sezione alla pubblicazione dei dati sulle somme perse dai giocatori e la loro quota percentuale rispetto al totale delle somme giocate; proposta di destinare i proventi delle multe sull’azzardo all’informazione e all’educazione sanitarie, a studi e ricerche finalizzati alla prevenzione della ludopatia, al finanziamento dei presìdi regionali per la prevenzione e la cura della dipendenza patologica da gioco d’azzardo”.
E’ quanto chiede l’on. Michele Scandroglio (Pdl), presidente dell’Associazione “Liberi dall’azzardo”, con gli emendamenti al decreto Balduzzi depositati ieri alla Camera. “Sin dall’approvazione del decreto in Consiglio dei Ministri – prosegue Scandroglio, da tempo impegnato nella battaglia contro la diffusione dell’azzardo – abbiamo sottolineato che il testo, pur rappresentando un punto di partenza di cui va dato atto al ministro Balduzzi, risulta lontano dall’obiettivo che dovrebbe essere raggiunto per contrastare la dipendenza da questa nuova droga. Per questo durante la conversione in legge è necessario rafforzare il decreto affinché esso possa avere solidi effetti di deterrenza e di prevenzione”.
“Mi auguro – conclude Scandroglio – che gli emendamenti da me proposti trovino ascolto e condivisione nell’Aula. La ludopatia non è meno grave del tabagismo, e il problema va affrontato col massimo rigore”.