Regione. “Nessuno sarà costretto a dimettere i propri figli dalle strutture residenziali perché non ha i soldi. La Regione non lascerà sole le famiglie dei disabili, ma attiverà la presa in carico dei servizi sociali e la valutazione delle situazioni individuali”.
Lo ha garantito l’assessore al welfare della Regione Liguria, Lorena Rambaudi di fronte a un centinaio di disabili e famiglie che questa mattina in Regione hanno portato le loro richieste sulla rimodulazione del fondo di solidarietà per le persone con gravi disabilità.
Alle richieste di Enti gestori e famiglie l’assessore regionale alle politiche sociali, Rambaudi si è detta “disponibile a qualsiasi tipo di miglioramento della delibera e ha tranquillizzato i presenti sul fatto che pagheranno una quota di compartecipazione al fondo solo coloro che potranno. Gli altri non saranno costretti a dimettere i loro figli dalle strutture residenziali o diurne”.
“La delibera in questione – ha continuato Rambaudi – non va ritirata, semmai migliorata e su questo sono disponibile a valutare le proposte operative”.
Inizierà proprio questo pomeriggio un percorso di modifica dei criteri di compartecipazione delle famiglie al fondo di spesa per i disabili sulla residenzialità nell’incontro che si svolgerà, sempre in Regione, con i capigruppo.
La giunta regionale, lo scorso 28 settembre 2012 ha approvato una delibera con la quale esclude dalla possibilità di accedere al Fondo di Solidarietà per le persone con gravi handicap coloro che hanno un reddito superiore ai 10 mila euro annui.