L’ex comandante del reparto mobile di Roma Vincenzo Canterini – condannato per le violenze alla scuola Diaz di Genova durante il G8 – ha oggi commentato le motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione: “Che qualcosa, anzi piu’ di qualcosa, sia andato storto quella sera di undici anni fa, l’ho scritto nel mio libro, ma ciò non giustifica il fatto che una lunga e complessa inchiesta penale sia giunta a scaricare tutte le colpe solo sul mio reparto, perché cosi’ faceva comodo e perche’ le nostre prove, che pure c’erano, eccome, non sono state adeguatamente valutate e valorizzate”.
“Il verdetto – ha aggiunto- sotto alcuni punti di vista e’ condivisibile, sotto tanti altri no. Con una approssimazione
ingiustificabile, la sentenza omogeneizza le responsabilita’ penali, che sono e restano personali, dei miei uomini con i veri picchiatori della Diaz in un unico frullato di polizia sia per quanto riguarda le posizioni della Celere sia per quelle dei dirigenti a vario titolo interessati e coinvolti dalla vicenda”.
“Per quanto ci riguarda – ha concluso – noi portiamo questa croce, ma una certa giustizia dovrebbe riflettere sul modo col quale commina le sue sentenze”.