Cronaca

Chiavari, imprenditore escogita un elaborato sistema per evadere oltre 4 milioni di euro: 5 denunciati

Guardi di Finanza

Chiavari. La Compagnia della Guardia di Finanza di Chiavari ha scoperto una maxi evasione da oltre 4 milioni di euro messa in atto da una ditta individuale della zona, esercente l’attività di fabbricazione e riparazione di oggetti metallici.

La ditta non ha presentato le dichiarazioni fiscali per l’anno 2011 e che, negli esercizi dal 2005 al 2010, pur avendo adempiuto all’obbligo di presentazione delle dichiarazioni, aveva sottratto alla tassazione oltre il 50% dei corrispettivi effettivamente percepiti. L’azienda, quindi, è risultata evasore totale per l’ultima annualità controllata ed evasore paratotale per quelle precedenti, con una sottrazione di ricavi all’imposizione diretta per oltre 2 milioni e 800 mila euro, con un’Iva corrispondente, dovuta all’Erario, di 256 mila euro.

Il sistema escogitato dall’imprenditore per occultare le operazioni attive, cioè una parte consistente dei ricavi, è stato quello di emettere per la stessa lavorazione due fatture identiche nella descrizione delle operazioni eseguite, corrispondenti a quanto effettivamente avvenuto, ma con importi diversi con riguardo al corrispettivo da pagare.

In sintesi, la fattura destinata al cliente indicava il prezzo reale, mentre la copia conservata per le registrazioni contabili una cifra diversa, privata dello “zero” antecedente alla virgola, riducendo così a un decimo il valore da prendere a base per la dichiarazione dei redditi e dell’IVA.

La manovra artificiosa presentava, però, due inconvenienti: l’incongruità del prezzo indicato nelle fatture annotate nelle scritture contabili rispetto al tipo di lavoro effettuato e la possibilità di riscontrare la corrispondenza con gli esemplari del documento consegnati ai clienti. I verificatori, insospettiti dalla prima circostanza, hanno appurato la differenza e la verità, recandosi presso le aziende clienti, quantificando così l’evasione fiscale realizzata.

Le attività ispettive hanno permesso di accertare, inoltre, un’ulteriore decurtazione delle basi imponibili, attuata con l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti fornite da 4 soggetti compiacenti, servite per documentare costi fittizi nella contabilità dell’impresa nei vari anni presi in considerazione, ammontanti, complessivamente, a 1 milione e 200 mila euro, con un’Iva corrispondente, indebitamente detratta da quanto dovuto all’Erario, di 271 mila euro.

L’imprenditore è stato denunciato per frode fiscale, così come gli altri 4 soggetti che gli avevano procurato le fatture false servite per diminuire il reddito da tassare e l’Iva da versare all’Erario. E’ stata proposta, alla Direzione Regionale delle Entrate, l’applicazione delle misure cautelari sui beni dell’imprenditore sottoposto a controllo, per garantire il pagamento delle imposte dovute e delle sanzioni pecuniarie che saranno applicate.

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