Quarto. “La decisione per ora non ancora formalizzata di non vendere le strutture dell’ex ospedale psichiatrico di Quarto, non può che essere accolta positivamente da tutti ed in particolare dai Consiglieri del Pdl che in Regione avevano in ogni modo tentato di contrastare una decisione che aveva dell’incredibile, tanto grave nei suoi contenuti anche morali, quanto insostenibile nella realtà”.
Così dichiara il consigliere regionale del Pdl Roberto Bagnasco, anche vice presidente della Commissione Sanità della Regione. L’esponente del Pdl continua: “il nostro compito è di vigilare che gli impegni di oggi vengano mantenuti anche se non mi convince l’ipotesi di dismettere una parte della struttura, quella occupata dagli uffici amministrativi, senza danneggiare l’efficienza e la qualità della risposta sanitaria”.
“Gli ottanta malati e i loro familiari sembrano avere partita vinta, ma la vittoria più grande è del livello di civiltà di una Regione che non avrebbe nemmeno dovuto ipotizzare una soluzione così cinica ed insostenibile. Il disavanzo della sanità ligure non è certo rappresentato dal costo per gli ottanta pazienti psichiatrici di Quarto ma da altro, come le ipotizzate folli spese per via Dogali o quelle per le strutture oggi sottoutilizzate o inutilizzate. Recco ed il suo ospedale ne sanno qualcosa”.
“Il reparto di dialisi costruito a Rapallo e ancora non aperto è un altro simbolo di colpevole inefficienza. Ci sono poi gli acquisti – conclude Bagnasco – cifre milionarie e ancora oggi la Giunta Regionale è alla ricerca di un modello di gestione efficace ed efficiente, che garantisca risparmi senza diminuire la qualità. Si ipotizza una centrale di acquisti con venticinque persone. Basteranno per una gestione efficiente ed efficace degli acquisti liguri? I settantacinque addetti che rimarranno nelle sedi periferiche delle ASL quali ruoli andranno a ricoprire? Sono domande che attendono delle risposte precise per evitare di dover presto dire : “ ormai è troppo tardi”.