Liguria. La situazione della scuola non è già rosea di per sé e i tagli ai bilanci delle Province mettono a rischio l’avvio dell’anno scolastico alle superiori. Le Province assicurano il pagamento delle bollette telefoniche, della luce e dell’acqua, ma anche la sicurezza e la manutenzione degli edifici scolastici. Ma, a quanto pare, con i tagli, di 500 milioni per il 2012 e un miliardo per il 2013, gli enti locali non potranno più garantire tutti i servizi. E il rischio potrebbe anche essere quello di dover studiare in aule fredde e senza il “costoso” riscaldamento.
“Abbiamo fatto presente al governo che le Province non possono essere messe nelle condizioni di non poter operare nei servizi essenziali – interviene l’assessore regionale all’Istruzione, Pippo Rossetti – Io sono convinto che alla fine le risorse per riscaldare le scuole si troveranno, abbiamo davanti ancora una riforma dello Stato confusa e complessa, il governo non ha avuto il coraggio di fare scelte più radicali, ma dobbiamo comunque dire ai ragazzi di stare tranquilli”.
“Abbiamo tutto il tempo perché il governo si prenda la responsabilità di dare un servizio dignitoso ai nostri giovani – prosegue Rossetti – Entrare in una scuola accogliente significa mettere ordine soprattutto nella testa di chi ci entra, garantire sicurezza, avere garanzie negli organici e nelle prospettive della didattica. Ci sono esempi positivi in Liguria, grazie alla professionalità di insegnanti e addetti”.