Cronaca

Tabaccai, pacchetto unico e immagini shock: protesta anche nelle rivendite genovesi

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Savona. Anche nel Genovese in diverse tabaccherie sono apparsi striscioni coprire l’espositore delle sigarette e manifesti con il “no” alle misure anti-tabagismo che la Commissione Europea si appresta a varare. Le rivendite aderenti alla Fit hanno attuato la forma di protesta nel capoluogo e nel comprensorio provinciale.

La Direzione Generale Salute europea ha proposto una modifica legislativa per introdurre: il divieto di esposizione dei prodotti da fumo, il pacchetto generico senza marchio e logo, l’introduzione di immagini shock sulla confezione, nonché il divieto di utilizzo degli ingredienti nei prodotti con conseguente omogeneità di gusto per tutte le sigarette.

E’ quindi scattata la mobilitazione delle federazione di categoria. “La logica di queste nuove ipotesi normative non c’è perché, là dove sono stati applicati provvedimenti simili, non si sono riscontrati risultati positivi – commenta uno dei tabaccai aderenti – La stessa Fit ha constatato, analizzando, che questo genere di costrizioni non hanno l’esito sperato e, anzi, vanno ad alimentare il mercato del contrabbando”.

“Così la Commissione Europea ci criminalizza e penalizza il nostro lavoro basato sulla vendita di un prodotto legale – aggiunge – Per ora abbiamo appeso manifestiti e affissono striscioni nei nostri esercizi; è una protesta soft. Ma ne seguiranno altre. Gli stessi clienti oggi sono rimasti colpiti da questa iniziativa, informandosi sulle ragioni, visto che a questo tema sinora non è stato dato risalto mediatico”.

“Dopo la grande prova di compattezza data in occasione della Consultazione Pubblica nell’autunno 2010, è arrivato il momento di mobilitarsi per difendere il nostro lavoro e la nostra redditività a fronte di proposte sconsiderate e demagogiche che rischiano di spalancare le porte al mercato illegale e di portare sul lastrico la nostra categoria. Nei Paesi in cui alcune di tali misure sono state adottate il calo delle vendite legali a favore delle illegali è stato drammatico mentre gli effetti sulla salute sono ancora da provare” affermano dal sindacato di categoria.

Secondo la linea della Commissione Europea, il tabaccaio sarebbe obbligato a nascondere i pacchetti dietro ad una serrando o ad un armadio. Il pacchetto diventerebbe generico, senca marchi, rendendo tutti i prodotti indifferenziati. Altro aspetto è legato al gusto: per Bruxelles, infatti, tutte le sigarette avrebbero ingredienti omogenei e non risulterebbero più differenti. E’ inoltre prevista l’introduzione di immagini shock ricoprenti quasi l’intera superficie della confezione, altro punto fortemente contestato dai tabaccai.

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